Usa: Corte Suprema afferma che Biden non può porre fine alla politica denominata “Resta in Messico” dell’era Trump per i migranti

Usa: Corte Suprema afferma che Biden non può porre fine alla politica denominata “Resta in Messico” dell’era Trump per i migranti

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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il presidente Joe Biden non può fermare la politica denominata “Resta in Messico” dell’era Trump che ha costretto i migranti ad attendere il compimento dei procedimenti di immigrazione al di fuori degli Stati Uniti. Nella giornata di ieri la corte ha stabilito che il governo federale non può legalmente porre fine alla regola sull’immigrazione attuata per la prima volta sotto l’allora presidente Donald Trump nel 2019, confermando una precedente decisione di un giudice federale in Texas. Tre giudici liberali – Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan hanno dissentito dalla sentenza. La corte per motivare la sua decisione ha citato una sentenza del 2020 che vietava a Trump di porre fine a una politica dell’era Obama – il programma Deferred Action for Childhood Arrivals, o DACA – sostenendo che Trump era in conflitto con le regole procedurali stabilite per tali cambiamenti politici. Lo stesso ragionamento viene ora applicato a Biden.

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Rispondendo alla sentenza il Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) ha affermato che “si rammarica che la Corte Suprema abbia rifiutato di emettere una sospensiva”, promettendo di non arrendersi ma allo stesso tempo di conformarsi a tale decisione. “Il DHS ha impugnato l’ordinanza del tribunale distrettuale e continuerà a contestarla vigorosamente. Tuttavia, mentre il processo d’appello continua, il DHS si conformerà all’ordine in buona fede” ha affermato l’agenzia. Formalmente noto come “Protocolli di protezione dei migranti”, la regola “Resta in Messico” è stata inizialmente sospesa a gennaio, quando Biden è entrato in carica per la prima volta e successivamente revocata a giugno. Tale regola si applica a qualsiasi migrante che abbia lasciato un paese terzo e si è recato al confine con gli Stati Uniti attraverso il Messico, obbligando i richiedenti asilo o cittadinanza ad attendere fuori dagli Stati Uniti il compimento dei procedimenti ufficiali. Nel solo Texas a circa 32.000 migranti è stato negato l’ingresso mentre la regola era in vigore secondo i dati raccolti dalla Syracuse University. Funzionari statunitensi in precedenza avevano affermato di non essere sicuri di quanti migranti avrebbero chiesto nuovamente asilo dopo che la regola era stata inizialmente – e temporaneamente – abolita all’inizio dell’estate, ma gli esperti dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni hanno suggerito che avrebbero potuto essere circa 10.000.
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Fonte foto: ©  Reuters / Jose Luis Gonzalez
 

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