Inflazione alta? Non preoccupatevi, ci pensa Powell

Inflazione alta? Non preoccupatevi, ci pensa Powell

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Italia canarino nella miniera dell’euro. Ovvero, i salari non si possono aumentare causa maggiore costo del denaro? No problem, togliamo il reddito di cittadinanza, paghiamo salari da fame anche con inflazione in aumento, senza salario minimo (caso unico a livello mondiale/paesi avanzati, ce l’ha anche la Grecia, ma non l’Italia). E senza sussidio di disoccupazione lungo termine… Insomma, l’Italia è destinata, stando nell’euro, a diventare una simil-dittatura sudamericana in EU, con pochissimi ricchi ed una mandria smisurata di poveri

Tratto da: mittdolcino

Oggi Powell aumenterà i tassi. Così si limiteranno gli effetti inflattivi. La BCE seguirà a ruota, per forza, obbligata dagli schemi finanziari internazionali, incrociati.
Gli effetti nei paesi ad alto debito saranno dirompenti.

L’Italia col terzo debito statale mondiale come grandi paesi avanzati, e settimo totale assoluto nel mondo (considerando anche paesi dove si muore di fame, Sudan, Eritrea, che comunque hanno debiti inferiori alla Grecia dopo la cura della troika, o del Venezuela ricchissimo ma in crisi geopolitica) è tecnicamente alla bancarotta socio-economica.

Ieri mi sono soffermato a vedere il solito talk show, i programmi a basso costo della tv generalista italiana ormai presenti ovunque, causa assenza di budget. L’immagine che emerge dell’Italia e’ sconsolante: chiaramente pare che tutti siano coscienti del crollo sociale, prima di tutto, ma nessuno sa capire il perché.

Confusione totale insomma, voluta, apposta. Invece paesi come la Turchia, con la lira turca che si svaluta ma cresce, stanno in piedi, notava ieri Robin Brooks su Twitter.

Italia come l’Argentina, chiarissimo…

Insomma, l’Italia nell’euro è destinata a fare la fine dell’Argentina: pochi ricchi, tanti poveri. E governi corrotti e conniventi a tenere tutto così come è, gestendo la protesta, con un mix di dispotismo e furto sociale venduto come democrazia. Stando a quanto dipinto oggi su Ilsussidiario.net, parlando dello sfascio sudamericano, la situazione viene dipinta così:

Governi “democratici” che ignorano sistematicamente crimini che i regimi commettono nell’esercizio del potere attraverso il terrorismo di Stato, crimini di lesa umanità e violazioni istituzionalizzate dei diritti umani, prigionieri o esiliati politici e controllo indefinito del potere per mezzo della violenza e la paura, la persecuzione politica, l’assenza dello Stato di diritto e, in ultima analisi, anche frodi elettorali che permettono la continuazione di questi regimi.”

Peccato che, a leggerla bene, la situazione potrebbe essere tranquillamente quella italiana. E’ così. Tristemente, siamo sinceri…

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Finestra di Overton, con calma…


In breve, l’aumento dei tassi di interesse globali, su input inflattivo, farà esplodere sia il debito che la povertà, assieme al costo del debito (per l’Italia, circa al raddoppio in 2-3 anni). Dato che ogni governo Italiano esclude a priori – sigh – l’uscita dall’euro, la radice del male, visto che non permette ai paesi europeriferici di perseguire la propria strada in termini di correttivi, stretti tra austerità e ricatto di stop degli acquisti della BCE per il debito nazionale (BTP), la fine è chiara: implosione economica che, per difendere i privilegi dei pochi Don Rodrigo locali, diventa implosione sociale. PUNTO.

Il MES firmato a breve, con susseguente confisca del risparmio famigliare, è solo questione di tempo, qualche mese. Lo firmerà Giorgia Meloni, statene certi.

In mezzo, cabarettisti della politica accuratamente a non spiegare le cose per come stanno, a confondere la gente. Ed un paese allo sfascio etico, dove viene celebrato Onlyfans come strumento di supposto arricchimento, in realtà si diventa cd. prostitute ma senza volerlo riconoscere, difendendo le apparenze. Prezzolini allo stato puro.



Quello che spiace è la retorica utopistica, in realtà interessata, dell’ “offriamo lavoro”, “lavoro c’è ne è”, “è colpa del reddito di cittadinanza”. In realtà i lavori in Italia sono pagati pochissimo, meno che in Spagna ad esempio, ma con costi italiani della vita proibitivi, restando nell’euro.
Verificavo gli stipendi a Malaga, una città in pieno boom, per camerieri e simili, molto superiori a quanto viene offerto a Milano. Ma con costi della vita decisamente inferiori, con uno stato che in Iberia mediamente funziona, sicurezza in città ed un luogo vivibilissimo, con mare e vita pulsante. A Milano, patria dell’antimeritocrazia, se nasci barista finisci barista emerito, paghi affitti spropositati e non risparmi ne’ cresci, la denuncia dei Promessi Sposi sulla corruzione sociale meneghina è sempre lì, incombente …

Italia canarino nella miniera dell’euro

Purtroppo, signori, la parabola implosiva dell’Italia come canarino nella miniera dell’euro è davanti a noi. Solo che non vogliamo vederlo, imbibiti di porcheria televisiva mirata a rendere El pueblo ignorante e non pensante. Inutile sottolineare che l’Italia resta un paese da terzo mondo, senza sussidio di disoccupazione di lungo termine e senza salario minimo.

Nel contesto Jay Powell, FED, che aumenta i tassi, semplicemente renderà sempre più impossibile restare nell’euro per i paesi europeriferici, con un PNRR ormai insignificante come impatto di crescita, in realtà una marchetta per pagare i politici locali al fine di restare nella moneta unica, visto l’aumento dei costi e del debito associati. Anzi, l’aumento dei tassi ucciderà radicalmente la transizione ecologica, diventata letteralmente insostenibile a tassi alti,  visto che al 5% di risk free nessun investimento infrastrutturale senza senso economico (elettrificazione forzata, idrogenizzatori, case in classe energetica D, …) può tornare economicamente.

(Quanti politici/ministri stanno investendo/lucrando loro stessi, famigliarmente, sugli indirizzi legati al PNRR? Una domanda che andrebbe posta, direi…)

Il governo di Giorgia Meloni, nei piani EU (a cui Lei strizza l’occhio, tiene famiglia evidentemente), deve giusto gestire l’implosione italiana restando nell’euro. Pronti all’olio di ricino nel caso la gente si ribelli.
Premier che, infatti, bramosa di carriera, non fa assolutamente nulla per correggere strutturalmente la traiettoria implosiva del Paese, prende giusto tempo, provvedimenti tampone, interessi di carriera, cabaret politico se volete, lo capirete fra qualche tempo, basta saper aspettare e ricordare queste poche righe. Idem i suoi cabarettisti al seguito, intendo Lega e Forza Italia spudoratamente pro euro e pro EU, per loro ritorni diciamo politici (…), non per quelli dei loro votanti.

In tale contesto non c’è da stupirsi che una eventuale depopolazione italica di gente con crediti INPS e mediamente acculturata, ossia in grado di capire cosa sta succedendo sotto l’etichetta mediatica, sia più che benvenuta dai governanti pro tempore attuali. Con gente spinta ad accettare ipotetiche “soluzioni” ad esempio sanitarie che riducano il loro tempo di permanenza terrena (leggete questo come più vi aggrada, eutanasia volontaria, vaccini imposti a forza, chiamata a militare forzosa con annesso inoculo massivo ecc.). Per intanto le morti improvvise scompaiono dai database a cui possono accedere i giornali, che caso.

L’importante è saperlo.

MD

 

Economia Italia