Società civile e studenti contro passerelle di Stato. Sfondato cordone della polizia

Società civile e studenti contro passerelle di Stato. Sfondato cordone della polizia

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di Aaron Pettinari

Due cordoni di polizia in tenuta antisommossa hanno accolto l’arrivo dei partecipanti del Corteo “Non siete Stato voi, ma siete stati voi”, promosso da decine e decine di associazioni antimafia, sigle studentesche e sindacati partito dalla Facoltà di Giurisprudenza e giunto in via Notarbartolo sia per onorare la memoria di Giovanni FalconeFrancesca Morvillo e gli agenti di scorta, che per protestare contro passerelle e ipocrisie di Stato.

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Al mattino la Prefettura aveva fatto emettere alla Questura un’ordinanza che non esitiamo a definire fascista dal momento che limitava, per discutibili motivi di ordine pubblico, il diritto sancito dalla Costituzione di “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
A corteo concluso il nostro direttore, Giorgio Bongiovanni, che aveva aderito al corteo (svoltosi in maniera assolutamente pacifica), assieme a tanti giovani studenti e membri della società civile hanno chiesto di passare.

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Di fronte alle resistenze ed ai dinieghi per l’ingresso i due cordoni sono stati spezzati al grido “Fascisti!”“Fuori la mafia dallo Stato!” e “Vergogna!”. Alcuni sono stati spinti a terra, a qualcun altro è arrivata anche qualche manganellata. Negli scontri anche alcuni membri delle forze dell’ordine hanno ricevuto dei colpi.

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Avvicinandosi sempre più al minuto di silenzio e al luogo della “commemorazione istituzionale” più volte è stato intonato il nome di Falcone. Quindi, dopo aver rispettato rigorosamente il silenzio dedicato ai martiri di Capaci, via d’Amelio, e delle stragi del 1993, nuovamente hanno fatto sentire la propria voce alle Istituzioni presenti, tra cui il governatore Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla, spesso contestati per aver ricevuto l’appoggio elettorale di Marcello Dell’Utri e Totò Cuffaro, con un nuovo grido: “Fuori la mafia dallo Stato!”

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Tratto da: Antimafiduemila

Cronaca Società