Inflation Reduction Act. L’Ue agirà veramente contro gli Usa?

Inflation Reduction Act. L’Ue agirà veramente contro gli Usa?

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L’Ue agirà veramente contro gli Usa?

Fonte: L’Antidiplomatico

L’Inflation Reduction Act (IRA) adottato dall’amministrazione di Joe Biden, che implica circa 370.000 milioni di dollari in sussidi per prodotti di energia rinnovabile, ma fabbricati solo negli Stati Uniti, contraddice le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC),  ha lamentato  ieri  il capo della commissione per il commercio del Parlamento europeo, Bernd Lange, citato dal Berliner Morgenpost.

“Suppongo che nei negoziati si possano ancora concordare alcune piccole modifiche all’attuazione dell’IRA. Tuttavia, non credo che molte cose cambieranno in modo significativo perché la legge è già stata approvata”

ha spiegato Lange. Ha aggiunto che nonostante le discussioni su alcune questioni, come le scadenze di transizione per le materie prime necessarie per produrre le batterie, “la struttura di base dell’IRA rimarrà”.

Per risolvere la questione, Lange ritiene che l’UE debba fornire sussidi alle sue aziende per ridurre i prezzi dell’energia. Inoltre, l’Europa deve intentare causa contro gli Stati Uniti davanti all’OMC. Questo provvedimento, secondo l’eurodeputato, “metterà in chiaro che l’approccio Usa è evidentemente incompatibile con le regole del Wto”.

Sabato scorso, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel,  ha affermato che “l’impatto del conflitto [in Ucraina] negli Stati Uniti non è simile a quello dell’UE”. Inoltre, quando gli è stato chiesto se si sente “tradito” dall’attuazione dell’IRA, ha risposto che l’UE “preferirebbe un altro comportamento” da parte di Washington. “Gli Stati Uniti, anche sotto questa amministrazione, percepiscono i propri interessi economici come la priorità”, ha concluso.


L’UE deve “agire” sulla nuova legislazione anti-inflazione degli Stati Uniti

Sulla questione si è pronunciata anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che, ieri, citata dal Financial Times, ha ribadito che l’Unione europea deve rivedere le sue norme per “facilitare gli investimenti pubblici”.

“La nuova politica industriale assertiva dei nostri concorrenti richiede una risposta strutturale”, ha affermato Von der Leyen. Ha aggiunto che la legislazione antinflazione degli Stati Uniti può portare a “concorrenza sleale” e “chiudere i mercati e frammentare le catene di approvvigionamento critiche”. “Se vediamo che gli investimenti in settori strategici fuggono dall’UE, questo non può che minare il mercato comune”, ha precisato.

Per risolvere la situazione, Bruxelles deve “prendere provvedimenti per riequilibrare il campo di gioco”. Queste misure, ritiene la leader europeo, consistono nella “semplificazione e adeguamento” delle regole in materia di investimenti pubblici per attrarre “finanziamenti aggiuntivi a livello Ue”.

Tuttavia, Von der Leyen ha sottolineato che tra Usa e Ue si rischia di avviare una “corsa ai sussidi”. Ha sottolineato che l’UE “risponderà in modo appropriato e ben calibrato” all’Ira, ma ha aggiunto che una “guerra commerciale costosa” non è nell’interesse di Bruxelles, né lo è in quello di Washington.

Tratto da: L’Antidiplomatico

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