L’Ucraina sta resistendo?

L’Ucraina sta resistendo?

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Anche quando nei reportage dei media tradizionali compaiono briciole di verità, la stragrande maggioranza di ciò che viene pubblicato quotidianamente si attiene alla narrativa ufficiale. Per quanto tempo l’esercito, fortemente degradato, di Kiev possa resistere prima di crollare è una domanda giusta da porsi mentre le forze russe continuano a macinarlo e masticarlo.

Se Russia e Ucraina fossero state pugili, un arbitro avrebbe dichiarato il KO tecnico e fermato le cose molto tempo fa. Secondo un cosiddetto aiutante fantoccio di Zelenskyj giovedì scorso, l’esercito ucraino perde fino a 200 soldati al giorno. La scorsa settimana, Zelenskyj ha detto che ci sono fino a 100 morti al giorno, altri 500 feriti.

Molto probabilmente, questi numeri sono molto sottovalutati, visto che Kiev deve richiamare i riservisti, così come arruolare uomini di mezza età e giovani adolescenti per il servizio di combattimento. Concentrandosi sull’artiglieria implacabile e sugli attacchi missilistici di precisione, l’analista Larry Johnson ha spiegato il bilancio dell’esercito ucraino come segue:

“I russi stanno metodicamente eliminando le forze armate ucraine.

Ed è improbabile che (i primi stiano) subendo molte vittime.

Loro fanno partire i proiettili.

Gli ucraini subiscono i colpi in arrivo”.

Non esistono “armi miracolose” che possano far cambiare le cose per Kiev.

Le false affermazioni occidentali sulla Russia a corto di personale e munizioni sono smentite dalle “centinaia di missioni di fuoco” condotte quotidianamente dalle sue forze. Le continue richieste di più armi e altre cose da parte dei funzionari del regime di Zelenskyj avvengono perché le forze russe stanno distruggendo la maggior parte di ciò che entra nel paese. Anche se alle truppe ucraine arriva tutto, hanno bisogno di settimane di addestramento prima di poter utilizzare ciò che viene fornito. E se anche si riuscisse ad ottenere tutto quanto, l’esercito in gran parte coscritto dell’Ucraina è ampiamente superato e sconfitto da forze russe di gran lunga superiori. Le truppe ucraine si stanno ritirando o vengono annientate sul posto ogni giorno.

E questo controllo della realtà da parte del New York Times è stato inserito in un reportage di venerdì, che dice:

“L’esercito e il governo ucraini ora non stanno nascondendo le sfide che devono affrontare a est, tre mesi e mezzo dopo” che è iniziata l’operazione militare speciale russa, aggiungendo: “I loro aggiornamenti quotidiani che evidenziano reali battute d’arresto sono atipicamente onesti per gli standard degli uffici stampa militari, una tattica forse intesa ad aggiungere un senso di urgenza alle loro richieste quotidiane di armamenti pesanti occidentali”.

Il Times non spiega che, indipendentemente dalle armi e dalla loro quantità che i regimi USA/NATO riversano in Ucraina, gli obiettivi di smilitarizzazione e denazificazione della Russia saranno raggiunti come previsto.

E poi c’è questa spazzatura del Washington Post: “Putin si paragona a Pietro il Grande (sic), collega l’espansione imperiale alla guerra in Ucraina (sic)”.

La propaganda del Times ha riportato spazzatura simile.

Separatamente, il ministro della guerra Wallace del regime di BoJo ha incontrato il burattino Zelenskyj senza rivelare dove o quando.

Secondo il ministero della guerra britannico, l’obiettivo dell’incontro è “lavorare più a stretto contatto” con Kiev contro la Russia “a sostegno dell’obiettivo condiviso di consentire all’Ucraina di” riconquistare il territorio perduto – ora liberato e che non tornerà sotto il dominio nazista.

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Isolato dalla realtà, apparentemente delirante, Wallace avrebbe detto più buffonate del leader Zelenskyj: “Stai facendo un lavoro straordinario, straordinario (sic)” — anche se non è riuscito ad aggiungere “fuori pericolo dal tuo nascondiglio polacco”.

Separatamente, secondo il rappresentante speciale russo per la cooperazione internazionale nel campo della sicurezza delle informazioni, Andrej Kruckich, settimane fa: Gli hacker del Nord America, del Regno Unito, dell’UE e dell’Ucraina effettuano ripetutamente tentativi di attacchi informatici contro agenzie governative russe, istituzioni finanziarie e altre imprese. “Chi semina cybervento raccoglie cybertempesta”, e ha aggiunto quanto segue questa settimana: “La militarizzazione dello spazio informativo da parte dell’Occidente e i tentativi di trasformarlo in un’arena di confronto inter-statale hanno notevolmente aumentato la minaccia di uno scontro militare diretto con conseguenze imprevedibili. State tranquilli, la Russia non lascerà senza risposta le azioni aggressive. Tutti i nostri passi avranno un carattere misurato e mirato, in conformità con la nostra legislazione e il diritto internazionale”.

Venerdì il ministero della Difesa russo ha riferito quanto segue:

Nelle ultime 24 ore, la difesa aerea russa ha distrutto 4 missili tattici Tochka-U ucraini, insieme a più sistemi di lanciarazzi.

Altri due aerei da guerra ucraini sono stati abbattuti, così come altri 5 UAV.

“Missili di precisione lanciati dall’aria hanno eliminato gli aerei dell’aviazione ucraina presso l’aeroporto militare di Dnepropetrovsk e hanno distrutto le capacità di produzione dell’impresa di riparazione e recupero di equipaggiamento militare nell’area di Kharkov”.

Gli attacchi “hanno eliminato due batterie di sistemi di lancio multiplo di razzi a Donetsk e cinque depositi di armi e munizioni per missili/artiglieria” a Lugansk.

L’artiglieria russa e i missili a guida di precisione hanno colpito “62 posti di comando, 138 postazioni di tiro dell’artiglieria e 303 aree di raduno di personale ucraina ed equipaggiamento militare”.

L’artiglieria russa ha eliminato oltre 350 teppisti nazisti, “sette blindati, due lanciarazzi multipli Grad, cinque cannoni da campo e mortai, 16 veicoli speciali e anche 11 depositi di armi, missili/artiglieria, munizioni e carburante”.

Le forze russe hanno distrutto quanto segue dall’inizio della loro operazione militare speciale:

– 195 aerei da guerra ucraini;

– 130 elicotteri;

– 1168 UAV;

– 336 sistemi missilistici antiaerei;

– 3484 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento;

– 499 lanciarazzi multipli;

– 1843 cannoni e mortai di artiglieria da campo e 3528 veicoli speciali militari motorizzati.

L’esercito ucraino è stato notevolmente degradato in termini di personale, armi, munizioni ed equipaggiamento da quando è iniziata l’Operazione Militare Speciale russa il 24 febbraio.

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Pubblicato da Stephen Lendman sul suo blog il 10 giugno 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

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