Ripetete con noi: il campo di Auschwitz è stato liberato dall’URSS

Ripetete con noi: il campo di Auschwitz è stato liberato dall’URSS

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Troppo spesso ci dimentichiamo come una delle leggi fondamentali della vita sia causa-effetto, o per gli orientali Karma. La maggior parte della società continua a dimenticarsi dove l’arroganza, la menzogna, l’inganno, la mancanza di giustizia, di verità e di etica hanno portato i grandi imperi e le grandi civiltà della storia… Tutte distrutte o implose più o meno rovinosamente, ed è il destino a cui sta andando incontro la nostra società occidentale. Noi popoli abbiamo le nostre responsabilità, iniziamo a pretendere verità e giustizia non solo da chi ci governa ma anche e soprattutto da noi stessi.

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Il liberale e liberista fino al midollo Stefano Parisi, con un passato dove si dichiarava socialista, ha deciso di mostrare a tutti la sua crassa ignoranza in materia storica affermando tramite Twitter che “questa sera a Milano qualcuno ha cantato Bella Ciao. Dopo l’Inno di Mameli intonato a gran voce da tutti. Nulla contro Bella Ciao ma forse bisognava intonare l’inno USA. Sono gli americani che hanno liberato gli ebrei dai campi di concentramento”. 

Non è il primo, Parisi, a voler ribaltare la verità storica deliberatamente o mostrare ignoranza in merito alla liberazione degli ebrei dai campi di concentramento. Ad esempio, il più ‘famoso’, quello di Auschwitz è stato liberato dall’Armata Rossa. 

Anche il Tg2 ha deciso di riscrivere la storia al pari di Parisi affermando che il campo dove fu imprigionato Pietro Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti allo sterminio nazista scomparso nei giorni scorsi, era stato liberato dall’esercito degli Stati Uniti.

In merito alle menzogne sulla liberazione del principale campo di concentramento giova ricordare il giudizio del regista Mario Monicelli sul film ‘La vita è bella’ diretto da Roberto Benigni dove il toscano fa liberare il campo dagli statunitensi. 

“…quella mascalzonata di Benigni in La vita è bella, quando alla fine fa entrare ad Auschwitz un carro armato con la bandiera americana. Quel campo, quel pezzo di Europa lo liberarono i russi, ma… l’Oscar si vince con la bandiera a stelle e strisce, cambiando la realtà”. 

Questo affermare in continuazione una falsità, in spregio alla verità storica che tutti dovrebbero conoscere, ci ricorda un’affermazione dove si sosteneva che ripetendo una bugia all’infinito questa finirà per affermarsi come realtà.

Fonte: L’Antidiplomatico

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