Di Giuseppe Masala

La Polonia espelle 45 diplomatici russi sui 60 accreditati nel paese spingendo la Russia ad una operazione di rappresaglia di pari grado se non alla rottura completa dei rapporti diplomatici. Non credo esattamente a caso (la rottura delle relazioni diplomatiche è sempre la premessa di altro), domani il Premier polacco presenterà nel consesso della Nato una proposta polacca per inviare 10mila uomini in Ucraina come “missione di pace” (Orwell docet). A dimostrazione che Varsavia agisce come testa d’ariete degli USA da Washington già hanno detto che appoggeranno qualsiasi iniziativa di un paese Nato presa individualmente come paese. Chiaro ed evidente che Varsavia e Washington concordano le mosse. Lavrov che ovviamente ha capito stamane ha detto che la Russia sparera addosso a qualsiasi contingente che entrasse in Ucraina a qualsiasi titolo.
Insomma, la situazione è sempre la solita: polacchi che fanno i falchi protetti da Washington, e i tedeschi che fanno muro nella speranza di evitare il peggio. E qualcuno mi parla di esercito unico europeo senza dirmi di quale Europa parliamo; quella del saggio Scholz o quella del folle Morawiecki?
Ieri sera poteva scorgersi fumo proveniente dai tetti dell’ ambasciata russa a Varsavia. E’ probabile che i diplomatici russi abbiano bruciato documenti. Questo potrebbe essere un segnale inequivocabile dell’imminente rottura dei rapporti diplomatici. Staremo a vedere come va quest’altra tornata sul filo del rasoio.

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