Diciassette stati degli Usa hanno ufficialmente appoggiato la denuncia del Texas alla Corte Suprema degli Stati Uniti

Diciassette stati degli Usa hanno ufficialmente appoggiato la denuncia del Texas alla Corte Suprema degli Stati Uniti

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Diciassette stati degli Usa hanno ufficialmente appoggiato la denuncia del Texas alla Corte Suprema degli Stati Uniti sostenendo che quattro stati che hanno certificato le elezioni presidenziali per il democratico Joe Biden lo hanno fatto in violazione della Costituzione degli Stati Uniti. Il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt “ha guidato” i suoi colleghi di Alabama, Arkansas, Florida, Indiana, Kansas, Louisiana, Mississippi, Montana, Nebraska, North Dakota, Oklahoma, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Utah e West Virginia nella presentazione del verbale alla Corte Suprema degli Stati Uniti. .

La denuncia di Paxton non riguarda la frode degli elettori in quanto tale, ma sottolinea che ci sono state “irregolarità di voto”, “emendamenti impropri alle leggi elettorali degli Stati debitamente emanate” e persino la potenziale soppressione del voto repubblicano, “legale o illegale” in tutto e quattro stati (Pennsylvania, Michigan, Georgia e Wisconsin).

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“Questi difetti precludono cumulativamente di sapere chi ha vinto legittimamente le elezioni del 2020 e minacciano di offuscare tutte le elezioni future”, si afferma nella causa del Texas. La Corte Suprema ha inserito tale denuncia nel docket (sintesi ufficiale dei procedimenti) ma non ha ancora deciso se ascoltarlo. È l’unico luogo appropriato per le controversie tra gli stati.

La causa in Texas fa anche riferimento a “analisi di esperti utilizzando un test statistico comunemente accettato”, per concludere che le probabilità che Biden vinca legittimamente il voto popolare in tutti e quattro sono “meno di uno su un quadrilione”, dato il vantaggio iniziale del presidente Donald Trump. I risultati del giorno delle elezioni hanno mostrato Trump davanti a Biden in tutti e quattro i casi, fino a quando il conteggio notturno delle schede elettorali ha portato il risultato al democratico. Mentre Michigan, Pennsylvania e Wisconsin sono gestiti dai Democratici, la Georgia ha un governatore repubblicano. Tuttavia, la sua amministrazione ha accettato un accordo legale che modifica le regole elettorali all’inizio di quest’anno, sotto la pressione dei Democratici.

Traduzione a cura di Vivere Informati

Fonte: RT

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