Ma perché l’improbabile vaccino non lo distribuisce un’azienda italiana?

Ma perché l’improbabile vaccino non lo distribuisce un’azienda italiana?

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Tempo di lettura: 2 min

di Francesco Santoianni
 Soldi a gogò per improbabili vaccini anti-Covid. Oggi 400 milioni di euro alla società AstraZeneca così elargiti da Roberto Speranza, ministro della Salute; una settimana fa, 80 milioni di euro elargiti da Giuseppe Conte alla GAVI (la Fondazione presieduta da Bill Gates). 

Sulla Fondazione GAVI leggete cosa ha scritto il prof. Giulio Tarro nel suo recente libro “COVID il virus della Paura” (oppure date una occhiata ad un nostro video; sulla serietà e onestà di AstraZeneca documentatevi su Wkipedia. E visto che ci siete, domandatevi anche voi  “come mai il vaccino anti-Covid più avanzato del mondo, sviluppato da una partnership tra lo Jenner Institute della Oxford University e la società IRBM di Pomezia, verrà prodotto e distribuito in esclusiva dalla multinazionale britannica AstraZeneca e non da una azienda italiana?” 
 

Noi intanto aspettiamo di leggere il contratto che lega l’Italia ad AstraZeneca. Non vorremmo che fosse la stessa fregatura di quello stipulato per l’assolutamente inutile vaccino contro l’influenza suina del 2009. Fece spendere all’Italia ben 184 milioni di euro ma (nonostante fosse gratuito) non se lo fece quasi nessuno. E come mai?

Evidentemente per quello che c’era scritto sul modulo di Consenso Informato da firmare prima della vaccinazione “…il vaccino non ha superato tutti i test obbligatori per essere immesso in commercio”. Sarebbe stato il caso, quindi, prima di buttare i nostri soldi in fantomatici vaccini anti-covid pensare a cosa succederà quando i tanti leggeranno il modulo di Consenso Informato che, ci auguriamo, si dovrà firmare prima dell’agognata vaccinazione.

E cioè che, come attestano tutti i Virologi degni di questo nome, “il virus SARS-CoV-2 è un virus in continua mutazione e il vaccino è stato calibrato e prodotto per un virus certamente diverso da quello in circolazione.” In pratica, se tutto va bene, questo “vaccino anti-covid” potrà avere la stessa “efficacia” di quello anti-influenzale che per più del trenta per cento dei vaccinati non solo non scongiura l’Influenza ma ne scatena una forma molto più perniciosa di quella che ci si aspetterebbe.

Ma ci informerà di questo il Governo? O pensa di cavarsela con le rassicuranti dichiarazioni dell’Esperto di Turno in TV? Ci viene il dubbio leggendo quello che ha dichiarato il ministro Speranza “L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima tranche di dosi”.

Tratto da: L’Antidiplomatico

Italia