La Russia sarà al centro della nuova linea ferroviaria che collega la Francia alla Cina

La Russia sarà al centro della nuova linea ferroviaria che collega la Francia alla Cina

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È stata firmata una nuova partnership franco-russa nel settore ferroviario. Un collegamento ferroviario sarà creato da Delta 3, la piattaforma multimodale di Dourges, nell’Hauts-de-France, in concerto con l’operatore ferroviario russo UTLC ERA e il terminal nella città russa di Kaliningrad, secondo quanto riporta il quotidiano economico francese Les Echos.

La Francia ha molti scambi commerciali con la Russia, ma ciò avviene oggi in camion”, ha dichiarato il direttore delle vendite di Delta 3 Xavier Perrin.

Sebbene questi collegamenti ferroviari con la Russia richiedano da 15 a 20 giorni, sono fino a dieci volte più economici che per via aerea.


Secondo collegamento ferroviario franco-cinese
Questa rotta garantirà l’importazione di merci da molte province cinesi, tra cui quella di Shanghai, Yiwu o persino Chongqing. Quest’ultima è la più vicina a Wuhan, una città cinese a 1.500 chilometri a ovest di Shanghai, che è già collegata a Dourges da una ferrovia gestita dalla joint venture tedesco-cinese DBO.

Da giugno è attivo una volta alla settimana ed è stato recentemente esteso alla città cinese di Xian. Il treno composto da 40 container porta le merci prodotte nelle fabbriche cinesi direttamente alle compagnie francesi, ad esempio a Decathlon.

Prossimo lancio

La nuova linea potrebbe essere lanciata il prossimo anno, secondo la stessa fonte, la quale ha  aggiunto che una dozzina di aziende del nord della Francia sono già interessate.

“Ciò consentirebbe, ad esempio, di importare parti dalla Cina per fabbriche automobilistiche francesi e, al contrario, di inviare parti fabbricate in Francia in modo che possano essere assemblate in fabbriche cinesi. Questi scambi vengono effettuati oggi in aereo”, secondo Emmanuel Favreuille, amministratore delegato di Delta 3.

Questo progetto aprirà nuove possibilità di distribuzione in Francia:”Possiamo quindi distribuire nel sud della Francia e in Spagna, o persino nel Benelux tramite i nostri collegamenti ferroviari”

Fonte: L’Antidiplomatico

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