Huffpost: Le aziende del gas Usa stanno lucrando sulla crisi energetica

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Le aziende del gas Usa stanno lucrando sulla crisi energetica, l’Europa se ne accorge: “Prezzi inaccettabili”

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Dopo Lussemburgo e Germania, anche la Francia attacca Biden:

“Così l’Ue si indebolisce e l’America domina”

A settembre il Gnl Usa arrivato in Ue ha superato per la prima volta il metano russo. Ma i prezzi sono quadruplicati. Per la Francia sono rincari “inaccettabili”, per la Germania sono “astronomici” scrive Claudio Paudice sull’ Huffpost, e continua; nei primi otto mesi del 2022 le spedizioni di gas naturale liquefatto (gnl) dalle coste americane verso quelle europee sono cresciute di oltre il 160%.

Secondo i dati Icis, a settembre le importazioni Ue dagli Usa hanno superato per la prima volta quelle dalla Russia. Secondo gli stessi calcoli, con la fine dei flussi attraverso il Nord Stream, fatto saltare in aria con almeno cinque quintali di esplosivo, i flussi dalla Repubblica federale guidata da Vladimir Putin si sono ridotti a soli 3,7 miliardi di metri cubi, tenendo conto sia delle esportazioni via pipeline sia di quelle via mare dagli impianti di Yamal LNG.

Finalmente se ne accorge anche qualche giornalista nostrano verrebbe da dire!

Ora viene spontanea una domanda; perché Svezia, Danimarca e Germania hanno rifiutato inchiesta congiunta sul sabotaggio al Nord Stream?

Riassume bene la questione un articolo dell’Antidiplomatico che di seguito vi esponiamo.

I danni ai gasdotti Nord Stream potrebbero essere stati causati solo da esplosioni, ritengono gli investigatori tedeschi. A riferirlo è l’emittente tedesca ARD.

Secondo quanto reso noto dal media teutonico, durante il fine settimana, la polizia federale tedesca si è recata sul sito del gasdotto danneggiato. Con l’aiuto di uno speciale drone subacqueo, sono riusciti a scattare fotografie che mostrano un foro con un diametro di otto metri. E la natura del danno indica che potrebbe essersi formato solo a seguito di un’esplosione.

Al riguardo, secondo ARD, la Procura tedesca ha avviato un’indagine sui fatti di “causa di un’esplosione” e “sabotaggio anticostituzionale”.

Il 14 ottobre è stato segnalato il fatto che la polizia tedesca avesse portato a termine le azioni investigative sul luogo dell’emergenza a Nord Stream. L’indagine sull’incidente sui gasdotti viene condotta senza la partecipazione della Russia.

A inizio mese si era ipotizzato che Svezia, Danimarca e Germania realizzassero indagini congiunte volte ad appurare la verità sull’atto di sabotaggio contro i gasdotti che trasportano il gas naturale dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico.

Adesso la scena sembra essere cambiata. Svezia, Danimarca e Germania non condurranno un’indagine congiunta. Secondo quanto sostiene Reuters, che cita il settimanale tedesco Spiegel, la Svezia ha rifiutato i piani per un’indagine congiunta con Danimarca e Germania.

Secondo fonti di sicurezza tedesche, la Svezia ha deciso di non poter condividere i risultati delle sue indagini con altri stati per motivi di sicurezza.

Pochi giorni fa il primo ministro Magdalena Andersson dichiarava in merito:

“”In Svezia le nostre indagini preliminari sono confidenziali e ciò vale, ovviamente, anche per questo caso”.

Tuttavia, aggiungeva che Stoccolma non ha il potere di impedire alle navi russe di visitare il luogo dell’incidente, ora che l’indagine sul sito è stata conclusa.

Il primo ministro evidenziava che la zona economica svedese non è un territorio in cui la Svezia ha diritti esclusivi di passaggio.

“È possibile che altre imbarcazioni rimangano nell’area, è così che funzionano le regole”.

Le indagini svedesi sulla scena del crimine hanno trovato prove di detonazioni e i pubblici ministeri sospettano un sabotaggio. Quando Mosca ha chiesto al governo svedese di partecipare alle indagini, Stoccolma ha respinto la proposta.

A questo punto si prospetta uno scenario come quello più plausibile: il sabotaggio non è stato compiuto dai russi, come paventato da alcuni governi occidentali che hanno immediatamente addossato la responsabilità a Mosca, altrimenti avrebbero non avrebbero perso occasione per attaccare la Russia. La paternità degli attacchi potrebbe essere essere statunitense (e/o britannica). Dunque nessun governo occidentale ha la volontà o la forza per denunciarlo apertamente. Nonostante si tratti di un sabotaggio che colpisce al cuore il sistema produttivo europeo.

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