Compagnia petrolifera libica dichiara lo stato di emergenza

Compagnia petrolifera libica dichiara lo stato di emergenza

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La compagnia petrolifera libica (Noc) ha lanciato l’allarme, dichiarando lo stato di emergenza, per la sospensione delle forniture di greggio in diversi porti libici dovuto al blocco imposto dalle forze leali al maresciallo Khalifa Haftar. “La Noc dichiara lo stato di emergenza dopo che l’LNA ha interrotto le esportazioni di petrolio dai porti di Brega, Ras Lanuf, Hariga, Zueitina e Sidra. Ciò risulterà in una perdita in termini di produzioni di petrolio pari a 800.000 barili al giorno e a perdite finanziari quantificabili in 55 milioni di dollari al giorno”, si legge sulla pagina Facebook della compagnia.

Già ieri, in un comunicato, la Noc aveva condannato il tentativo di blocco navale, esprimendo la propria preoccupazione circa le ripercussioni che lo stesso potrebbe avere sull’economia libica: “Il settore degli idrocarburi è la linfa vitale dell’economia libica e costituisce l’unica fonte di introito per il popolo libico. Il petrolio e le strutture di raffinazioni appartengono al popolo libico. Non sono carte da giocare per risolvere le diatribe politiche”, ha spiegato il CEO dell’azienda, Mustafa Sanalla.

Alcuni media libici ieri hanno reso noto che dei manifestanti erano entrati nell’hub petrolifero di Zueitina, nella zona orientale della Libia, testimoniando il fatto che il terminale non fosse stato ancora chiuso.

Fonte: Sputnik Italia

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