Afghanistan, “Il mondo segue con terrore il risultato di uno degli esperimenti di Washington”

Afghanistan, “Il mondo segue con terrore il risultato di uno degli esperimenti di Washington”

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Di Marinella Mondaini

“Il 15 agosto del 2021 è entrato nella storia come la giornata della sconfitta degli Stati Uniti nella guerra afghana! Non solo gli americani hanno perso, ma hanno perso in modo che tale che con la loro sconfitta si è rafforzato il movimento dei talebani e delle altre formazioni radicali islamiste di tutto il mondo”- , scrive il corrispondente russo Poddubnij da Kabul, – “il fumo sull’edificio dell’Ambasciata americana dove viene bruciata la documentazione segreta, gli elicotteri che sul tetto dell’edificio si occupano dell’evacuazione urgente dei diplomatici, degli agenti della CIA, degli ufficiali di alto rango, rimarranno per decenni l’illustrazione della sconsiderata e inetta politica estera americana”.

La gestione dell’Afghanistan oggi è passata a un Consiglio, dove sono entrati anche il capo dell’ex consiglio per la pacificazione nazionale, Abdullah Abdullah e l’ex presidente Karzaj, il quale tre ore fa aveva dichiarato che non lascerà il paese.

Mentre il presidente Ashraf Ghani è salito sull’aereo e ha lasciato il paese, come ha mostrato in un video l’agenzia iraniana Tasnim.

“Meraviglia, ma è un fatto – scrive Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli esteri russo, – in Afganistan è in corso una contrapposizione di due forze, entrambe sono il risultato del processo mentale degli Stati Uniti. Il mondo segue con terrore il risultato dell’esperimento storico di turno di Washington”.

Alla conferenza stampa dell’8 luglio scorso, Joe Biden aveva dato la sua previsione sullo sviluppo della situazione in Afghanistan. Alla domanda se secondo lui i talebani sono in grado di conquistare tutto il paese, Biden aveva risposto: “certamente no! Perché le forze armate afghane hanno più di 300.000 soldati, sono molto forti, preparati e competenti, non peggio di qualsiasi altro esercito nel mondo, contro i 75.000 dei talebani!…Il governo afgano non cadrà assolutamente. Sono in grado di difendersi”.. Un’altra chicca la regalava Nancy Pelosi: “ I talebani devono sapere che il mondo controlla le loro azioni!” – E questo viene dichiarato in un momento , – dice Maria Zakharova, – quando il mondo controlla le azioni di Washington durante l’evacuazione dei diplomatici americani a Kabul”.

Il Cremlino ha comunicato che Putin e il presidente dell’Uzbekistan hanno discusso la situazione in Afghanistan.

Oggi il rappresentante ufficiale dell’ufficio politico dei talebani Sokhail Shakin, aveva dichiarato che il movimento dei talebani (vietato in Russia) garantisce la sicurezza all’ambasciata russa e al suo personale a Kabul – noi abbiamo buoni rapporti con la Russia e la nostra politica consiste nel garantire condizioni di sicurezza per il funzionamento dell’ambasciata russa e delle altre ambasciate straniere”.

“Per l’Ambasciata della Federazione Russa a Kabul non ci sono minacce, l’evacuazione non è necessaria”, – ha dichiarato Kabulov, il rappresentante speciale del presidente Putin per l’Afganistan. Mentre per quella americana si è resa necessaria.

I responsabili del caos in Afghanistan

Oggi pomeriggio all’Ambasciata russa si sono rivolti diversi cittadini russi di origine afghana che risiedono a Kabul con la richiesta di andare a vivere in Russia. L’ambasciatore russo ha dichiarato la disponibilità ad aiutarli.

Il personale dell’ambasciata cinese rimane a Kabul, i cittadini cinesi devono solo astenersi dall’uscire in città. Gli aerei della British Airways dovranno evitare lo spazio aereo afgano su ordine dei dirigenti della compagnia aerea.

Oggi il Segretario di Stato americano Blinken aveva dichiarato che gli Stati Uniti manterranno la loro presenza diplomatica sul territorio dell’Afganistan. E intanto “il personale della rappresentanza diplomatica degli Stati Uniti sarà spostato nell’aeroporto di Kabul” – aveva detto. E così, dall’ambasciata anche la bandiera nazionale degli Stati Uniti se n’è andata insieme all’Ambasciatore nell’aeroporto della capitale afgana.

Dopo l’ambasciata americana anche quella della Francia fugge sul territorio dell’aeroporto di Kabul.

Nelle prossime ore – scrive la CNN, – militari americani prenderanno il controllo sull’aeroporto di Kabul per migliorare il traffico aereo. Adesso Washington sta considerando l’impiego di forze extra in Afghanistan dopo la presa di Kabul da parte dei talebani.

In serata sconosciuti hanno sparato dentro l’aeroporto di Kabul, gli americani non raccomandano i propri cittadini di spostarsi da soli in aeroporto. “Gli Stati Uniti possono introdurre le sanzioni contro i talebani se il movimento non sosterrà i diritti umani e darà accoglienza ai terroristi in Afghanistan”, – ha dichiarato poco fa Blinken.

Infatti, i talebani hanno già promesso di “finire le persone a pietre solo su decisione del tribunale” dichiarando che dopo l’arrivo al potere non ammetteranno nel paese la giustizia fai-da-te e difenderanno i diritti delle donne. E’ chiaro che adesso i talebani non taglieranno pubblicamente teste, non giustizieranno pubblicamente, perché hanno bisogno del riconoscimento internazionale.

Ma è curioso ricordare la copertina del “Time” che il 27 dicembre del 2001 riportava come titolo: “Gli ultimi giorni dei talebani”. Dopo 20 anni, i terroristi controllano tutto il paese! Non solo gli americani non hanno liquidato l’enclave terroristica, ma l’hanno resa più forte!

Nel giugno scorso il presidente Biden, molto irritato per il confronto fra la fuga degli americani dal Vietnam e quella odierna dall’Afganistan, aveva dichiarato con astio: “In nessuna condizione vedrete evacuare il nostro personale dal tetto della nostra ambasciata in Afghanistan, sono cose semplicemente incomparabili!” E invece oggi abbiamo proprio visto l’elicottero americano sul tetto dell’Ambasciata (in foto) per prelevare i funzionari!

Anche Blinken rifiuta categoricamente il paragone tra la situazione del Vietnam e dell’Afghanistan e continua a insistere che “la missione afghana degli Stati Uniti si è conclusa con successo e sono stati raggiunti gli obiettivi della guerra: “Siamo andati in Afghanistan 20 anni fa con una missione e quella missione era regolare i conti con chi ci ha attaccato l’11 settembre. Abbiamo portato a termine questa missione”.

20 anni per “regolare i conti con chi ha attaccato gli USA l’11 settembre”?? Hanno solo distrutto un altro Stato, guarda il caso, alle porte della Russia per creare il caos e i pericoli da cui trarne i propri vantaggi. La Russia avrà il suo bel da fare, soprattutto se verranno a galla le cellule nascoste nelle sue ex repubbliche sovietiche come il Tagikistan e l’Uzbekistan, o fra i migranti dell’Asia Centrale presenti in Russia, ma anche l’Italia potrebbe farne le spese con ulteriori migranti.

Il vice presidente dell’Afghanistan Amrullah Saleh è scappato in Tagikistan. Lui era quello che diceva “Noi non ci arrenderemo mai” nel mese di maggio di quest’anno dopo l’inizio dell’evacuazione dei soldati americani, inoltre affermava anche che gli Stati Uniti hanno commesso degli errori strategici prima di uscire dall’Afganistan.

A proposito di errori. Il Ministero della difesa della Gran Bretagna ha dichiarato “Noi abbiamo scoperto, ancora nel 1830, che l’Afghanistan è un paese gestito da comandanti di campo e guidato da tribù diverse e noi adesso riteniamo che gli avvenimenti in Afghanistan stiano scivolando verso la guerra civile. Siamo anche molto preoccupati del fatto che Stati, come l’Afganistan, che non sono riusciti ad affermarsi, costituiscono un vivaio per organizzazioni come al Qaida. A giudicare da tutto, Al Qaida darà notizie di sé molto presto”.

Di questo “si sono resi conto” gli inglesi! Ma sullo sfondo di ciò che succede oggi in Afghanistan, ricordiamo che presto in ottobre comincerà il ritiro dei soldati americani dall’Iraq. Se in Afghanistan gli antagonisti sono i talebani, in Iraq sono i terroristi dell’Isis!

Ricordo che i Talebani, così come Al Qaida sono organizzazioni riconosciute terroristiche su decisione del Tribunale Supremo della Federazione Russa del 14 febbraio 2003. Lo Stato Islamico o ISIS è stato riconosciuto organizzazione terroristica dalla Russia il 29 dicembre 2014.

Tratto da: L’Antidiplomatico

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