Ulteriore stretta sugli spostamenti

Ulteriore stretta sugli spostamenti

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Dalla bacheca di Andrea Zhok.

Ieri il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha disposto di propria iniziativa un’ulteriore stretta sugli spostamenti, sopprimendo anche l’opzione di passeggiate in solitaria o attività sportive in isolamento. Sembra che i governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna seguiranno a breve sulla stessa linea.

Credo che si tratti di un’iniziativa profondamente sbagliata.

Le ragioni di tale stretta le conosciamo tutti e possiamo comprenderle.

Dicono i governatori che troppa gente circola ancora in violazione alle disposizioni, disposizioni che fino a ieri chiedevano di uscire solo per necessità di lavoro o salute, per approvvigionamento, o per fare due passi (sportivi o meno) in isolamento.

Il problema è che bisogna sempre dare regole che possono essere seguite in modo razionale da tutti. Per molte persone che vivono in spazi angusti, in appartamenti densamente abitati, senza aree comuni, senza giardini esterni, ecc. un confinamento rigoroso di due settimane (dopo altre due settimane di confinamento relativo) finirà per risultare dannoso, difficilmente sopportabile e perciò indurrà prevedibilmente violazioni anche in chi finora ha rispettato le precedenti ordinanze.
Condizioni di reclusione prolungata sono di per sé negative per la salute e, incidentalmente, inducono inerzia nelle difese immunitarie (è per questo che anche nelle carceri esiste l’ora d’aria). E anche psicologicamente questo fattore non è da sottovalutare, perché una parte davvero ampia della popolazione vive in condizioni abitative dense e compresse.

In verità questa iniziativa si inquadra in una tipologia di errore molto frequente nella normazione italiana, quella per cui invece di incrementare i controlli si inaspriscono le norme, come se i due atti avessero esiti equivalenti. Ma non è così, l’inasprimento delle norme a parità di controlli ha l’unico risultato di opprimere ulteriormente quelli che le norme le rispettavano spingendoli alla violazione, mentre i violatori troveranno comunque un modo per eludere la regola (si può trovare un’analogia perfetta di questa dinamica sul piano delle normative fiscali).

La presente iniziativa corre il serio rischio di ridurre l’accondiscendenza alle norme e di rendere in breve tempo la situazione ingestibile.

Tratto da: Giorgio Bianchi

Fonte immagine: Tgcom24

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