Torna la nostra rubrica “untuffonelpassato” con una puntata dedicata a Paul-Michel Foucault

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Buongiorno cari lettori, torna la nostra rubrica #untuffonelpassato con una “puntata” dedicata a Paul-Michel Foucault filosofo e sociologo francese deceduto il 25 giugno 1984 a Parigi.
Fu una delle personalità di spicco della corrente filosofico-antropologica strutturalista e post-strutturalista tra gli anni sessanta ed i primissimi anni ottanta del Novecento.
Nelle sue opere Foucault si concentrò sull’analisi “archeologica” dei processi di costituzione e di formazione del ‘sapere’, in particolare concentrandosi sulla formazione e sullo studio delle scienze umane.
I suoi studi si concentrarono sul tema della conoscenza, fortemente legata alla storia e alla cultura dell’Occidente.
Tra le sue opere più importanti emerge il saggio “Sorvegliare e punire. Nascita della prigione” (1975) che si concentra sui cambiamenti dei sistemi penalistici occidentali in età moderna affrontando anche il tema della tortura, interrogandosi sui nuovi metodi di punizione che divenne “gentile” in seguito all nascita delle carceri.
L’autore, nella sua opera, ha sostenuto che questa teoria della punizione “gentile” ha rappresentato il primo allontanamento dall’eccessiva forza del sovrano verso mezzi di punizione più generalizzati e controllati che si sono conformati al cambiamento storico-cultura della società moderna, distaccatasi in un certo modo da quel brutto teatrino della pubblica tortura.

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