Sanremo 2020, dopo la censura a Roger Waters il silenzio assordante su Assange

Sanremo 2020, dopo la censura a Roger Waters il silenzio assordante su Assange

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Sanremo 2020. Monologo sulla “libertà di stampa”, verosimilmente, talmente imbarazzante per una RAI che aveva appena censurato Roger Waters  da essere mandato in onda alle due di notte. 

In cattedra tale Emma d’Aquino (su Wikipedia i suoi fondamentali contributi alla libertà di stampa) che dopo aver tuonato contro la “querela facile contro i giornalisti”(qui la protesta di una giornalista de Il Fatto Quotidiano, assolta “perché il fatto non sussiste” a seguito di una querela della d’Aquino) e dopo essersi appellata, nientedimeno, ai rapporti di  Reporters sans frontières si lancia in una, davvero surreale, disamina della Libertà di Stampa nel Mondo concentrandosi – ça va sans dire – su Siria e Iran. Neanche una parola, ovviamente, su Julian Assange, ancora in galera, per la cui liberazione hanno già firmato 1100 giornalisti di 96 Paesi.

Ricordatevi anche di questo quando pagherete il canone RAI sulla bolletta della luce. 

Francesco Santoianni

Cronaca