Russia: bloccati importanti asset occidentali mentre aumenta i flussi di gas

Russia: bloccati importanti asset occidentali mentre aumenta i flussi di gas

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Volodin, presidente della Duma, ha affermato che sul territorio della Russia sono stati bloccati fino a 500 miliardi di dollari di asset occidentali, che bilanciano i 300 miliardi di dollari di riserve russe bloccate in Occidente.
In caso di confisca delle proprietà degli oligarchi russi in Occidente, la Russia inizierà a confiscare le proprietà delle imprese occidentali in Russia. (Fonte: La Mia Russia)

Nel frattempo secondo quanto riporta la Reuters i flussi di gas dalla Russia sarebbero aumentati.

Flussi di gas dalla Russia in Europa ai massimi da Novembre

Secondo i dati dell’operatore slovacco TSO Eustream, le nomine giornaliere, o richieste, per le consegne di gas russo attraverso l’Ucraina in Europa attraverso il confine slovacco di Velke Kapusany sono salite ai massimi dalla fine di novembre.
Le nomine tramite Velke Kapusany sono state di circa 993.407 megawattora (MWh) al giorno lunedì, il valore più alto dal 30 novembre.
I flussi di gas russo verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 attraverso il Mar Baltico erano pari a 73.778.201 kilowattora all’ora (kWh/h) entro le 0600 GMT, rispetto ai 72.286.105 kWh/h visti venerdì mattina.
I flussi in direzione est in Polonia nel punto di misurazione di Mallnow al confine tedesco sono stati di 13.202.832 kWh/h, poco modificati dai livelli visti alla fine della scorsa settimana, secondo i dati dell’operatore Gascade.
La scorsa settimana la Russia ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria per il loro rifiuto di pagare in rubli, sebbene la Polonia stia ancora ricevendo gas russo tramite flussi inversi dalla Germania lungo il gasdotto Yamal-Europa.

Cingolani: pagare gas in rubli in via transitoria

Le compagnie energetiche europee dovrebbero essere provvisoriamente autorizzate a soddisfare le richieste russe di pagare il gas in rubli, ha affermato Roberto Cingolani, ministro italiano responsabile della sicurezza energetica.
“Penso che sarebbe bene per qualche mese, almeno, permettere alle aziende di andare avanti e pagare in rubli, mentre comprendiamo il quadro giuridico e le implicazioni”, ha detto a POLITICO, aggiungendo che vuole “un pronunciamento rapido e molto chiaro della Commissione Europea” che confermi che le compagnie petrolifere e del gas possono pagare in rubli per il momento.
Nel frattempo, Roma si prepara a un possibile taglio del gas russo con misure per risparmiare energia e persino mantenere in funzione più a lungo le centrali a carbone.

Fonte: Giubbe Rosse

Cronaca Europa