Rischio recessione per cinque delle maggiori economie mondiali

Rischio recessione per cinque delle maggiori economie mondiali

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Tra le 20 maggiori economie mondiali cinque sono a rischio di recessione, tra le quali tre europee. Ridotto i pronostici di crescita per l’economia globale per il 2020.

Si dice che un paese è in recessione quando il suo PIL si riduce per due trimestri di seguito. Queste recessioni sono imputabili, secondo gli esperti, a un cocktail di fattoritra i quali un crollo della produzione globale e una bassissima fiducia degli investitori nell’economia globale.

Il Fondo Monetario internazionale il mese scorso ha dimezzato le sue previsioni per la crescita globale quest’anno del 3.2%, il tasso di crescita più debole dal 2009. Ha ridotto i pronostici di crescita anche per il 2020 al 3.5%.

Le preoccupazioni tra gli investitori sono numerose. Il mercato dei bond manda segnali di pericolo con più di un terzo dei consulenti finanziari che temono una recessione globale nei prossimi 12 mesi.

Le cinque economie mondiali a rischio

Italia: la crescita del PIL è rallentata e il paese è in stagnazione. Elevata disoccupazione giovanile, elevati livelli d’indebitamento, bassa produttività, economia sommersa pari a 119 miliardi e instabilità politica sono fattori che hanno un impatto negativo sull’economia italiana.

Regno Unito: nel secondo trimestre di quest’anno, il PIL del Regno Unito è diminuito: è la prima riduzione dal 2012. Si teme che un possibile caos dopo la Brexit potrebbe avere un impatto incalcolabile sull’economia. Lo scenario di un’uscita dall’UE senza un accordo (hard brexit) è sempre più probabile. Gli esperti ritengono che se il Regno Unito dovesse lasciare il blocco europeo senza un accordo la recessione sarà inevitabile.

Germania: la quarta economia più grande del mondo, la più grande d’Europa, ha visto una contrazione del PIL durante il secondo trimestre del 2019. Gli analisti credono che l’economia tedesca sia al limite di una recessione. Lo stesso cancelliere Angela Merkel e il ministro dell’Economia tedesco Olaf Scholz hanno parlato d’interventi fino a 55 miliardi di euro in caso di crisi, una somma pari al costo della crisi economica di 10 anni fa. L’economia tedesca sta attraversando una profonda recessione poiché il crollo registrato nelle esportazioni questa estate mostra segni di continuazione in autunno, secondo un rapporto della banca centrale del paese. La riduzione delle esportazioni di automobili sono da imputare come una delle cause principali tenendo conto dei grandi volumi di autoveicoli esportati negli Stati Uniti e in Cina. Un’altra causa è il rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro e dello yen a causa della guerra commerciale. Alcuni analisti credono che questa sia la fine del decennio d’oro per l’economia tedesca.

Messico: Per ora il Messico è riuscito a evitare la recessione, ma gli esperti credono che l’economia del paese non mostrerà miglioramenti entro la fine dell’anno. Vi è una crescente preoccupazione da parte degli investitori. Sottolineano inoltre che il livello degli investimenti nel paese è notevolmente ridotto, mentre il settore dei servizi è costantemente sotto pressione.

Brasile: la più grande economia dell’America Latina ha visto una recessione nel secondo trimestre di quest’anno, secondo i dati. Vi è una crescente preoccupazione da parte degli investitori. L’economia del Brasile è influenzata dalla bassa produzione industriale e dall’alta disoccupazione.

Fonte: Sputniknews.com

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