Resoconto sul caso CSM

Resoconto sul caso CSM

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Buongiorno lettori. Visto quanto accaduto nella vicenda Consip, Csm e politica, abbiamo deciso di pubblicare un resoconto.

Partiamo dal principio: la Procura di Perugia riceve da quella di Roma (guidata da Giuseppe Pignatone) le carte su una presunta corruzione del pm Luca Palamara, capo Unicost. E decide di intercettarlo inoculandogli nell’iPhone un trojan che capta ogni sua parola, al fine di acchiappare elementi utili su un’eventuale tangente di un anno prima. Invece intercetta una serie di colloqui fra Palamara, due deputati del Pd (Lotti e Ferri), alcuni magistrati e membri del Csm che non parlano mai di quel caso di corruzione, ma delle nomine all’ordine del giorno in Consiglio: quelle per i capi delle Procure di Roma, Perugia, Firenze, Torino e Reggio Calabria. Palamara ce l’ha con Pignatone perché, dopo aver avuto il suo appoggio per diventare procuratore di Roma e poi per “creare l’affidamento” presso un “Matteo” che somiglia tanto a Renzi, l’ha fatto indagare a Perugia: dunque briga per impallinare il candidato di Pignatone alla successione (Lo Voi) e spinge un esposto contro Pignatone e Ielo presentato al Csm da un altro pm. I renziani Lotti e Ferri ce l’hanno con Pignatone perché ha chiesto il rinvio a giudizio di Lotti per Consip: anche loro trafficano contro il suo erede designato Lo Voi, ma anche contro il procuratore fiorentino Creazzo, che ha fatto soffrire Renzi con l’arresto dei genitori. Una schifezza colossale.
Commenta così Ingroia: “Sono sorpreso della sorpresa. E’ da anni che alcune voci isolate, fra cui la mia, denunciano il crescente condizionamento della politica sulle carriere dei magistrati e dell’influenza nefasta del correntismo che ha cancellato la prevalenza di ogni forma di merito ed anzianità per premiare gli omologati e punire i ‘ribelli’ al sistema.
Da una parte le vicende di de Magistris, Di Matteo e la mia ne sono chiara dimostrazione dall’altra, e sarebbero numerosi i casi che si potrebbero citare, ci sono esempi di Capi di prestigiosi Uffici giudiziari distrettuali e nazionali che da tale correntismo sono stati beneficiati per la loro carriera ed oggi si stracciano le vesti”. Sono sorpreso dell’apparente stupore.”

A cura di VivereInformati

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