Decine di truppe turche sono morte in un attacco aereo siriano poiché nessuno sapeva che erano lì, ha detto Putin a Erdogan.

Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze a Recep Tayyip Erdogan per la morte di 34 soldati turchi durante l’attacco aereo della scorsa settimana a Idlib.

“Sfortunatamente, come ti ho già detto in una conversazione telefonica, nessuno, comprese le truppe siriane, sapeva della loro posizione”, ha ribadito il presidente russo.

Attribuito all’esercito siriano, l’attacco aereo ha spinto la Turchia a schierare migliaia di truppe, carri armati e droni a Idlib, l’ultima provincia siriana rimasta ancora nelle mani di militanti antigovernativi (terroristi).

L’esercito turco ha anche dichiarato che qualsiasi risorsa militare siriana era un obiettivo legittimo. Come riconosciuto da Putin durante l’incontro, la situazione a Idlib ha raggiunto il suo punto di ebollizione.

“Dobbiamo parlare dell’intera situazione attuale in modo che non si ripeta e non danneggi i nostri rapporti”, ha sottolineato il Presidente. La Russia, ha sottolineato, “fa tesoro” dei suoi legami con la Turchia.

A sua volta, Erdogan ha salutato l’importanza dell’incontro poiché il mondo intero “ha gli occhi su Mosca”. Crede che “i passi che verranno fatti oggi e le decisioni prese faciliteranno senza dubbio la situazione”.

Mentre l’incontro tanto atteso è iniziato senza soluzione di continuità, gli sviluppi sul campo hanno mostrato alcune crepe nei legami Turchia-Russia. Mentre Ankara chiedeva alla Russia di spingere il presidente Assad a fermare le ostilità a Idlib, Mosca ha accusato la Turchia di non aver agito secondo gli accordi, ovvero di non aver liberare la “zona di de-escalation” dai gruppi jihadisti.

Tuttavia, sia Mosca che Ankara hanno puntato le loro speranze sull’incontro di Mosca.

Tratto da: RT.com