Nuove accuse degli Stati Uniti contro Assange sono un incredibile boomerang

Nuove accuse degli Stati Uniti contro Assange sono un incredibile boomerang

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Gli Stati Uniti ampliano le accuse contro Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks avrebbe cospirato con un hacker affiliato ai gruppi Anonymous e LulzSec – che si sono poi rivelati essere informatori dell’FBI

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato una  nuova accusa, intesa a “ampliare la portata della cospirazione” di cui Assange è stato accusato nel maggio 2019, poco dopo essere stato espulso dall’ambasciata ecuadoriana a Londra e imprigionato dalle autorità britanniche.

Assange era stato originariamente accusato di aver cospirato con l’analista dell’esercito Usa Chelsea Manning al fine di hackerare un computer del Dipartimento della Difesa statunitense per ottenere informazioni classificate nel 2010.
 
Ieri, l’accusa è stata ampliata e si è aggiunta anche la “cospirazione” con un collettivo di hacking noto come LulzSec nel 2012. All’epoca, tuttavia, era noto come quest’ultimo stesse “collaborando con l’FBI” , indirizzandoli ad hackerare obiettivi specifici.

WikiLeaks “ha ottenuto e pubblicato e-mail da una violazione dei dati commessa contro una società di consulenza di intelligence americana da un hacker affiliato a” Anonymous “e LulzSec”, ha dichiarato il DOJ in una nota.
 
Mentre WikiLeaks e lo stesso Assange sono stati demonizzati dall’establishment Usa durante la campagna presidenziale del 2016 – quando sono stati pubblicati documenti interni del Comitato nazionale democratico, nonché e-mail private dal presidente della campagna di Hillary Clinton John Podesta – le accuse non sono completamente correlate a quell’episodio, almeno per ora. 
 
Washington perseguita Assange da quasi un decennio, da quando cioè il fondatore di Wikileaks ha pubblicato video che mostravano i crimini di guerra Usa in Iraq e Afghanistan, nonché i cable del Dipartimento di Stato, dalla cache ottenuta da Manning. 
 
Assange aveva chiesto asilo in Ecuador nel 2012, dopo che la Svezia ha chiesto il suo arresto con vaghe accuse di violenza sessuale. Assange affermò all’epoca – correttamente, come sarebbe emerso in seguito – che questo era un pretesto per farlo arrestare ed estradare negli Stati Uniti. Un’accusa segreta risalente al 2010 è stata trapelata diversi mesi prima del suo arresto, nel mezzo di una campagna da parte dell’amministrazione Trump per convincere l’Ecuador a revocare il suo asilo, che è culminato con la sua espulsione e l’arresto nell’aprile 2019.

Tratto da: L’Antidiplomatico

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