L’isteria colpisce anche le borse

L’isteria colpisce anche le borse

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Come riportato dall’Ansa, un’ondata di vendite si è abbattuta su Piazza Affari (-10,8%) e sulle Borse europee dopo l’attuazione delle misure atte ad arginare il coronavirus del governo italiano. Panico che nasce in seno non solo dall’emergenza sanitaria ma anche al crollo del greggio sulla scia del mancato accordo nell’Opec fra Arabia Saudita e Russia, che affossa i petroliferi. A Milano i big del listino ci hanno messo quasi mezz’ora per entrare agli scambi e gran parte sono stati sospesi con ribassi che raggiungono il 16% per Fca e Unicredit. Mancano ancora all’appello Saipem ed Eni.
Buona parte dei titoli del listino principale non riusciva a fare prezzo segnando crolli teorici di due cifre con Saipem in testa (-29%). 
 Tonfo in avvio comunque per tutte le principali Borse europee sull’emergenza Coronavirus e il crollo del prezzo del petrolio.
 
Il coronavirus e la guerra dei prezzi del petrolio scatenata da Arabia Saudita e Russia affondano le borse mondiali.

È quindi ora di pensare seriamente alle condizioni economiche nelle quali versiamo. Da un lato è positiva la manovra di chi governa il paese, che si trova in difficoltà a causa di misure che purtroppo non possono essere sempre idonee ad equilibrare l’interesse economico con quello sanitario: è chiaro che sia necessario dare spazio alla tutela della salute dei propri cittadini, ma ragionando in modo dettagliato sulle condizioni economiche di chi si trova in difficoltà, perché siamo l’Italia e dobbiamo ripartire.

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Fonte foto: liguria notizie

Economia Italia