La riabilitazione a “martire della patria” di Berlusconi ha un solo obiettivo

La riabilitazione a “martire della patria” di Berlusconi ha un solo obiettivo

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di Paolo Desogus*

Pur di riaffermare lo status quo stanno cercando di riabilitare Berlusconi e ci provano con una meschina operazione mediatica fondata su documenti di dubbio valore giuridico e storico-documentario. Gli attori di questa disgustosa operazione sono più o meno gli stessi che da giorni martellano sul MES e che della politica hanno una concezione predatoria e meschina. Nemmeno ora che il paese si avvicina alla crisi economica e che la disoccupazione avanza sanno fermarsi.

Berlusconi ora serve. Ha più parlamentari e senatori del Pd. Non abbastanza per fare una maggioranza alternativa a quella attuale, ma sicuramente tanti nel caso in cui i 5 stelle si dovessero spaccare, magari proprio sul tema del MES. Ma al di là dell’opportunismo di questa sconsiderata operazione, quello che è più difficile da sopportare è l’opera di manipolazione costante: siamo passati dal Berlusconi mafioso al Berlusconi puttaniere per finire ora con il Berlusconi martire della patria.

Ma non è tutto. Per timore di restare isolati e cercare di tenerselo nelle loro grazie Salvini e Meloni ora lo propongono niente di meno che senatore a vita, calcolando forse che la richiesta verrà rifiutata e che questo frustri le aspettative di piena reintegrazione del nostro Silvione nazionale. Certo è che chi sostiene il MES non è ha alcuno scrupolo. È disposto a tutto. Può allora anche apparire un’ipotesi lunare che il seggio di Toscanini, Montale e Montalcini venga ora occupato da Berlusconi.

La sensazione è che però in questo dannato paese tutto sia possibile. Tutto ciò che è aberrante, ovviamente.

Di Paolo Desogus, professore alla Sorbona di Parigi

Tratto da: L’Antidiplomatico

Italia Politica