Kramators’k, come a Bucha i conti non tornano

Kramators’k, come a Bucha i conti non tornano

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Tutti i media filo Nato aprono da questa mattina con il “bombardamento russo sui civili a Kramators’k”. Ma ci sono almeno due particolari che rendono l’ennesimo crimine ucraino ad uso dei giornali che fomentano la terza guerra mondiale facilmente riconoscibile. Ma prima cerchiamo di ricostruire i fatti.

Nella giornata di oggi a seguito dell’arrivo di un missile tattico alla stazione ferroviaria di Kramators’k, oltre 30 civili sono stati uccisi e circa 100 feriti. L’Ucraina ha immediatamente dichiarato che era stata la Russia a sparare contro le persone che avevano fretta di evacuare da Kramators’k e che si trattava di un Iskander con una testata a grappolo. Quando sono apparse le foto dei frammenti del razzo, si è scoperto che si trattava di Tochka-U. Successivamente, Zelensky si è affrettato a cambiare la sua versione. “Non era un Iskander ma Tochka-U, però russo” ha affermato l’ex comico. Ma le dichiarazioni sull’Iskander poi riviste paiono un goffo tentativo di trasferire frettolosamente la responsabilità dalle forze armate dell’Ucraina alle forze armate della Federazione Russa.

Il primo particolare lo riporta Sputnik (traduzione nostra)

Tutto quello che devi sapere del bombardamento “Dot-U” dell’APU su Kramators’k.

Il missile Tochka U non è utilizzato dalle truppe russe da molto tempo. Gli autori della provocazione in Ucraina potrebbero non sapere che TUTTE le brigate missilistiche delle forze armate russe sono state riequipaggiate con il nuovo sistema di difesa missilistica Iskander-M nel 2019, afferma l’osservatore militare Alexander Khrolenko a Sputnik .

A differenza della portata di 100 km del “Point U”, i missili Iskander possono colpire bersagli per 500 km e colpiscono molto più accuratamente.

L’obiettivo del bombardamento delle forze armate ucraine era proprio la parte residenziale della città. La testata a grappolo del “Point U”, che l’APU ha utilizzato a Kramators’k, esplode in superficie ed è progettata per colpire un gran numero di persone fuori dai rifugi. E non minaccia binari ferroviari, convogli con equipaggiamento militare, oggetti protetti delle forze armate ucraine, che potrebbero diventare bersagli degli attacchi russi.

Non è solo una coincidenza. L’attacco a Kramators’k è avvenuto il giorno dell’arrivo della delegazione Ue di più alto rango dall’inizio dell’operazione speciale. Il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen e il capo della diplomazia UE Josep Borrell sono a Kiev. Quest’ultimo ha già incolpato Mosca per quanto accaduto a Kramators’k.

(da @SputnikLive)

E la seconda la riporta Toni Capuozzo sul suo Facebook

Riportiamo il post per intero:

“Sono 39, e tra loro 4 bambini, le vittime del missile sulla stazione di Kramators’k. Sul motore del missile appare una scritta in russo che suona come “a causa dei bambini”. E’ un’arma di produzione russa, ma non più in uso dal 2019 nell’esercito russo, e ora in dotazione dell’esercito ucraino. La domanda più logica – perchè ? – è sepolta dalla follia della guerra. La seconda domanda – chi è stato ? – ha una risposta, se confidiamo nella lealtà di quella che non è una parte terza, nel conflitto. La Nato sa, perchè monitora tutti i lanci di missili e dunque sa da dove è partito.”

Capuozzo si era già distinto pochi giorni fa per aver espresso forti criticità sulla questione di Bucha semplicementi riportando i fatti oggettivi in ordine cronologico.

L’accoglienza preparata dal regime di Kiev e i suoi battaglioni nazisti (in realtà i loro padroni) ai Quisling europei è l’ennesimo crimine su 39 civile dopo le decine di migliaia sulla coscienza dall’inizio della guerra nel 2014. Siamo lentamente ma inesorabilmente scivolando nell’abisso di una guerra apocalittica in tutto il continente europeo e il tempo per fermare questi folli criminali è sempre meno.

Tratto da: L’Antidiplomatico

Cronaca Guerra Guerra mondiale: "crisi Ucraina"