Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ed il segretario di Stato americano Mike Pompeo si sono parlati a Washington

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ed il segretario di Stato americano Mike Pompeo si sono parlati a Washington

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Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ed il segretario di Stato americano Mike Pompeo si sono parlati a Washington.

I capi delle diplomazie di Stati Uniti e Russia hanno discusso le relazioni bilaterali, le questioni regionali e la situazione relativa al controllo degli armamenti.

Prolungamento di Start-3
La Russia è pronta ad estendere l’accordo Start-3 anche oggi, ma ora tocca ai partner americani, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

“Oggi abbiamo parlato del destino di un altro trattato, la sua validità scadrà automaticamente nel febbraio 2021, se non verrà rinnovato, intendo il Trattato di riduzione delle armi offensive strategiche. La Russia ha confermato la sua proposta di decidere ora per il suo prolungamento. Il presidente Putin ha recentemente confermato questa posizione in un suo intervento pubblico”, ha detto Lavrov dopo l’incontro.
“Per quanto riguarda l’estensione del Trattato sulle armi offensive strategiche, come ho già osservato, la Russia, per bocca del suo presidente, ha recentemente ribadito ancora una volta la sua disponibilità a trovare un accordo per estenderlo ora, per smorzare le tensioni nella comunità mondiale sul fatto che l’ultimo strumento di controllo sulle armi tra Stati Uniti e la Federazione Russa cessi di esistere. Noi, come ho detto, siamo pronti anche oggi, la parola va ai nostri colleghi americani”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa a seguito di colloqui con il segretario di Stato americano Mike Pompeo.

In precedenza Putin aveva dichiarato che la Russia era pronta senza condizioni ad estendere il trattato Start-3.

Controllo degli armamenti
Dopo un incontro con il segretario di Stato Mike Pompeo, Sergey Lavrov ha affermato di aver discusso in dettaglio la situazione delle relazioni bilaterali, nonché la questione del controllo degli armamenti.

Parlando in una conferenza stampa, ha indicato che “ci incontriamo regolarmente, parliamo regolarmente al telefono quando si presenta tale necessità”.

“Gli incontri di oggi hanno confermato che è bello comunicare con tutta la complessità del periodo attuale nelle nostre relazioni e, a livello mondiale, la comunicazione è sempre migliore della sua mancanza”, ha aggiunto.
“Abbiamo discusso in dettaglio della situazione delle questioni bilaterali, scambiato opinioni su questioni relative al controllo degli armamenti, sui conflitti regionali. Abbiamo parlato in modo professionale, apertamente e cercando non solo di ascoltare, ma anche di ascoltarci”, ha rilevato il capo della diplomazia russa.

Russiagate
Non vi è stata alcuna reazione da Washington a tutti gli appelli di Mosca per discutere della presunta ingerenza russa negli affari interni degli Stati Uniti, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

“Tutte le speculazioni riguardanti la nostra presunta interferenza nei processi interni negli Stati Uniti sono infondate. Non abbiamo visto alcun dato che potesse confermarlo e nessuno ce li ha presentati, probabilmente semplicemente perché non esistono”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il segretario di Stato americano Mike Pompeo.
Ha ricordato quando sono iniziate le prime dichiarazioni su questo argomento, alla vigilia delle presidenziali americane nel 2016.

“Noi, attraverso i canali che esistevano tra Mosca e Washington con l’amministrazione Barack Obama, abbiamo chiesto più volte ai nostri partner americani l’opportunità di risolvere i sospetti espressi nell’ottobre 2016, fino all’insediamento di Donald Trump. Non ci sono state risposte. A tutte le nostre proposte per sederci e parlare insieme riguardo ai sospetti e mettere sul tavolo i fatti, non c’è stata nessuna reazione”, ha rilevato Lavrov.

Il Segretario di Stato statunitense Mike Pompeo e il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov
Crisi venezuelana
Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Russia di sostenere Juan Guaidò come capo di Stato del Venezuela, ha dichiarato il segretario di Stato americano Mike Pompeo.

“Mentre Nicolas Maduro resta al potere, i problemi continuano in Venezuela. Abbiamo fatto appello al governo russo per sostenere la democrazia e il presidente Juan Guaidò al fine di garantire elezioni libere ed eque”, ha detto Pompeo a seguito dei colloqui con il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov.


Fonte:SputnikItalia

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