Il gioco

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Tempo di lettura: 4 min

Oggi come oggi ci troviamo a lottare con un nemico invisibile.
Il Sars Cov 2 o come mediaticamente viene chiamato COVID19.
Facciamo delle riflessioni, statisticamente parlando, su quanto questa situazione sia
sfuggita di mano.
Investimenti e tagli alla sanità hanno portato al collasso attuale le strutture sanitarie sulla nostra penisola.
Nel 2018 l’Italia ha speso per il sistema sanitario nazionale l’8,8% del Pil, una percentuale che scende al 6,5% considerando solo gli investimenti pubblici, al contrario di altri paesi come Stati Uniti (14,3%), Germania (9,5%), Francia (9,3%) e Regno Unito (7,5%).
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Italia ha a disposizione 164mila posti letto per pazienti acuti (272 ogni centomila abitanti), dato calato di un terzo dal 1980 a oggi. I posti in terapia intensiva sono invece poco più di 3.700, che diventano 5.300 (8,4 ogni 100mila abitanti) se consideriamo anche le strutture private.
Attualmente, sul territorio nazionale, i pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid-19 sono 1.028, di cui 560 nella sola Lombardia (dati aggiornati al 13/03).

Numeri che dovrebbero far riflettere.
Ma ahimè non è questa la tematica essenziale della riflessione.
Il COVDID19 è solo una delle tante tematiche che potremmo approfondire, ma non oggi.
Da giorni sui social è scattato l’allerta “invasione americana” Defender Europe 20.

Ma di cosa si tratta?
Defender Europe 20 è il più grande dispiegamento di truppe americane in Europa dalla fine della Guerra fredda, annunciata nell’ottobre 2019, che prevede in Europa una massiccia presenza di forze militari statunitensi che avrebbe coinvolto non solo Stati Uniti ma anche altre Nazioni europee (per un totale di 18, tra cui Belgio, Norvegia Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Svezia, Regno Unito e Paesi Bassi).
20mila da aggiungersi ai 10 mila già presenti che saranno coinvolti nelle operazioni, con artiglieria, nel periodo compreso tra aprile e maggio lungo i confini Russi. Anche se nelle ultime ore circolano notizie secondo le quali sembra sarà ridimensionata a causa del virus, l’attenzione deve comunque rimanere alta nei prossimi mesi.


EUROPE DEFENDER: ma da chi dobbiamo difenderci noi europei? La risposta mi sembra ovvia e questo non è cospirazionismo.
Ma per capire bene la cosa facciamo un passo indietro:

NATO:North Atlantic Treaty Organization
il Patto Atlantico, fu firmato a Washington il 4 aprile 1949, ossia nell’immediato secondo dopoguerra.
Attualmente, fanno parte della NATO 29 Stati del mondo. Ha sede a Bruxelles.
«Lo scopo della NATO è di tenere dentro gli americani, fuori i russi e sotto i tedeschi,(Affermazione attribuita a Lord Ismay, primo Segretario generale della NATO» affermazioni a dir poco da rabbrividire.
QUAUNTO SPENDE AL GIORNO L’ITALIA? Secondo i dati del Sipri, l’autorevole istituto internazionale con sede a Stoccolma, l’Italia è salita nel 2012 al decimo posto tra i paesi con le più alte spese militari del mondo, con circa 34 miliardi di dollari, pari a 26 miliardi di euro annui.
Il che equivale a 70 milioni di euro al giorno, spesi con denaro pubblico in forze armate, armi e missioni militari all’estero.
Secondo i dati relativi allo stesso anno, pubblicati dalla Nato un mese fa, la spesa italiana per la difesa ammonta a 20,6 miliardi di euro, equivalenti a oltre 56 milioni di euro al giorno.
Soldi che basterebbero per costruire case a tutti i terremotati, per finanziare la sanità e le infrastrutture.

«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.» La politica e la finanza dovrebbero essere al servizio del popolo, il quale dovrebbe essere l’unico ad esercitare la sovranità! Invece assistiamo a tutt’altro.

Ma si può notare un certo controsenso da quello che abbiamo citato prima per quanto riguarda la NATO e l’art 11 della costituzione italiana.
Art. 11

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Articolo chiaramente violato ripetutamente considerando come la Nato ha utilizzato il suo apparato bellico e le guerre per garantire soprattutto gli interessi economici e geopolitici Usa.

Gli Stati firmatari di questo Trattato, d’ora in poi chiamati «Parti»,
considerando la catastrofe che investirebbe tutta l’umanità nel caso di un conflitto
nucleare e la conseguente necessità di compiere ogni sforzo per stornarne il pericolo
e di prendere le misure atte a garantire la sicurezza dei popoli”.

Art. I
Ciascuno degli Stati militarmente nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a
non trasferire a chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi.

Art. II
Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna
a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il
controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente.


In Italia ci sono 100 basi americane con più di 100 testate atomiche e nessuno ne parla. L’Italia avendo sul suo territorio le bombe atomiche Usa viola anche il trattato di non proliferazione nucleare.

Vi leggo questo:
Ciascuna Parte si impegna ad adottare misure atte ad assicurare che, conformemente
al presente Trattato, sotto adeguato controllo internazionale e mediante idonee procedure internazionali, i vantaggi potenziali derivanti da qualsiasi impiego pacifico
delle esplosioni nucleari siano resi accessibili alle Parti militarmente non nucleari.
QUALI SIANO I VANTAGGI DERIVANTI DA UN IMPIEGO PACIFICO DELLE ESPLOSIONI NUCLEARI NON È DATO SAPERSI…

Infine c’è da ricordare che gli Stati Uniti sono usciti dal trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces) con la Russia, siglato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov per mettere al bando i missili a raggio intermedio.
Quindi, gli Usa ha le idee chiare, esce dal trattato INF e inizia a fare esercitazioni europee lungo i confini Russi per “difendere” i popoli del vecchio continente dagli stessi russi.
L’ultimo appello da parte dei russi e sul rinnovo del trattato start (Strategic Arms Reduction Treaty) che terminerà a febbraio del 2021.
New START (for STrategic Arms Reduction Treaty) (In russo: СНВ-III) è un trattato bilaterale tra gli Stati Uniti e la Russia sul disarmo nucleare firmati a Praga nel 2010
Se non dovesse essere rinnovato, possiamo dire senza allarmismi, che la terza guerra mondiale, sarà imminente.

Stefano Tira per Vivere Informati

Fonte foto: Startmag

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