Draghi a Kiev: «Avete il mondo dalla vostra parte», ma la realtà lo smentisce

Draghi a Kiev: «Avete il mondo dalla vostra parte», ma la realtà lo smentisce

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Di Fabrizio Verde

«Avete il mondo dalla vostra parte»: così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è rivolto alle autorità locali di Irpin, in occasione della visita in Ucraina effettuata dall’italiano con il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron.

La frase di Draghi colpisce perché si tratta della classica mistificazione occidentale. Far coincidere i paesi del blocco occidentale, o per essere più precisi i vassalli di Washington, con il mondo intero.

La situazione è infatti ben diversa da quella che descrive Draghi: basta consultare una mappa per avere un quadro più chiaro della situazione.

Gli Stati Uniti e i Paesi vassalli di Washington, il cosiddetto blocco occidentale, condannano la Russia, mentre il resto della comunità internazionale ha deciso di rimanere neutrale o di sostenere Mosca.

Possiamo anche guardare al voto sulla risoluzione di condanna della Russia presentata dal blocco occidentale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: abbiamo due alleati di ferro degli Stati Uniti come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti insieme alle due maggiori economie del Centro/Sud America, Messico e Brasile, il Sudafrica insieme a India e Cina che non hanno appoggiato la risoluzione. Insieme rappresentano l’85% della popolazione mondiale.

In questo scenario, dove l’Europa, come abbiamo visto, non ha sovranità e segue l’agenda geopolitica ed economica di Washington, c’è una Russia sempre più orientata verso l’Asia.

La partnership con la Cina continua a fiorire e i due Paesi sono i leader del nuovo ordine multipolare.

C’è poi un altro grande Paese come l’India che, nonostante le pressioni, ha deciso di continuare la cooperazione militare con Mosca e di acquistare petrolio e carbone dalla Russia utilizzando un nuovo schema che prevede pagamenti in rupie e rubli, aggirando così il dollaro. Tra l’altro, le importazioni indiane di carbone potrebbero assorbire completamente le mancate esportazioni verso l’Unione Europea. Come l’India, anche il Pakistan ha deciso di non condannare la Russia nonostante le fortissime pressioni. Il suo ex primo ministro Imran Khan denuncia di essere stato sfiduciato in Parlamento per la sua posizione filo-russa che avrebbe fatto infuriare Washington.

In breve, come vediamo, il mondo sta cambiando rapidamente e con esso le alleanze e gli allineamenti geopolitici. La visione propagandistica portata avanti da leader come Draghi è smentita dalla realtà dei fatti.

Tratto da: Antidiplomatico

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