In Germania si annuncia un autunno di proteste e disordini per la crisi del gas

In Germania si annuncia un autunno di proteste e disordini per la crisi del gas

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Tedeschi sull’orlo di una crisi di gas. Il cancelliere Scholz è stato costretto a tornare dalle vacanze per annunciare il salvataggio di Uniper

Tratto da: Dagospia

Non succede spesso, in Germania, che un cancelliere sospenda per un giorno le vacanze estive e voli a Berlino per fare un annuncio al Paese. Olaf Scholz lo ha fatto venerdì scorso, ufficialmente per annunciare il salvataggio (con parziale nazionalizzazione) di Uniper, il colosso dei distributori di gas, messo in ginocchio dal calo delle forniture russe.
In realtà Scholz ha voluto mandare un messaggio rassicurante a un Paese sull’orlo di una crisi di nervi.

«You’ ll never walk alone»

ha detto il cancelliere citando il celebre inno dei tifosi del Liverpool.

«Nessuna cittadina, nessun cittadino e nessuna impresa verranno lasciati soli con i loro problemi»

ha promesso alla nazione impaurita dalla prospettiva dell’inverno. Finora, toni preoccupati e allarmisti nel governo erano stati esclusivo appannaggio del ministro verde dell’Economia, Robert Habeck, autore di appassionati appelli a stringere la cinghia o a ridurre i tempi di permanenza sotto la doccia, e della sua compagna di partito, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, che ha messo in guardia dal rischio di «rivolte popolari» nel caso in cui la penuria di gas diventasse cronica. Ma l’intervento insolitamente empatico di Scholz segnala qualcos’ altro.
Come scrive il settimanale Der Spiegel nel numero da ieri in edicola, cresce nella politica e negli organi della sicurezza tedeschi la preoccupazione che la Germania sia alle soglie di un autunno dello scontento, caratterizzato da dure proteste, su cui l’estrema destra radicale è pronta a mestare fin a portare il Paese «in condizioni da guerra civile».

«Se gli aumenti dei prezzi colpissero duramente i bilanci familiari, le case non fossero riscaldate e in più avessimo una nuova ondata del virus, allora il potenziale di radicalizzazione e mobilitazione sarebbe alto e populisti ed estremisti avrebbero una chance»

dice al settimanale la ministra dell’Interno, Nancy Faeser, secondo cui «i nemici della democrazia attendono solo nuove crisi per diffondere paura, insicurezza e teorie catastrofiste».

Tratto da: Dagospia

 

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