Coronavirus, il Primario del San Raffaele: “Non c’è nessuna prova scientifica sulla distanza, sulle mascherine siamo al ridicolo”

Coronavirus, il Primario del San Raffaele: “Non c’è nessuna prova scientifica sulla distanza, sulle mascherine siamo al ridicolo”

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Non c’è alcuna evidenza scientifica per cui dobbiamo stare distanti, tanto più se questa misura è basata sulla logica del centimetro. E poi: 7 metri quadrati a testa in piscina? Su quale base? Quanto alla mascherina, finché non avremo certezza che la protezione degli anziani e il buon senso vengono applicati, resta una tutela generica“: lo ha affermato, in un’intervista su “Libero”, Alberto Zangrillo, primario di Terapia intensiva generale e cardiovascolare del San Raffaele di Milano.Per quanto riguarda le mascherine “si è creata una dialettica che ha rasentato il ridicolo: siamo passati dall’esasperata ricerca della mascherina che rispondesse ai criteri più rigorosi al proporre quella fatta in casa. Eppure il cittadino italiano ha mediamente dimostrato di essere responsabile e disposto a ogni sacrificio. Bisogna parlargli come a un adulto; non come a un bambino che non possiede tutti gli strumenti della comprensione“.
Ci stiamo abituando a convivere con il virus. Ed è tutto da dimostrare che in autunno il virus tornerà minaccioso. Anche se fosse, non ci troveremmo impreparati, perché ora conosciamo molto più del virus e molto di più delle cure e siamo molto più attrezzati a livello territoriale e ospedaliero“.

«In questa narrazione del Covid-19, che ci appassiona o ci terrorizza da ormai quasi tre mesi, dobbiamo metterci d’accordo».

«Continuiamo a trattare gli italiani come dei beoti da chiudere in casa, perché li consideriamo dei bambini che non sono in grado di proteggersi e di tutelare il prossimo, — si è domandato il medico— oppure dobbiamo dare retta a quello che leggiamo tutti i giorni dalla clinica?» Non vede altre soluzioni il professor Zangrillo: «Altrimenti moriremo di fame, come ha detto giustamente il professore Remuzzi qualche tempo fa. I bambini non frequenteranno la scuola e andranno a fare l’elemosina».

Ha aggiunto: «È inutile che continuo a interrogarmi quotidianamente con il professor Clementi, maestro del professor Burioni, con cui oggi sono stato al telefono almeno un’ora. Mi ha detto: “Non posso dirti che il virus si è modificato però io credo che quello che tu mi stai dicendo abbia un significato anche dal punto di vista virologico”». «Ci vorrà del tempo, però dobbiamo anche cercare di dare un’apertura perché altrimenti veramente è la morte della società», ha continuato il medico. (Video all’interno dell’articolo che segue)

Fonte: Oltre.tv, meteoweb.eu

Fonte foto: Blitz quotidiano

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