Denuncia Medici senza frontiere: ”In Yemen sempre più vittime tra i civili”

Denuncia Medici senza frontiere: ”In Yemen sempre più vittime tra i civili”

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Lo Yemen da tempo è teatro di guerra. Adesso però si registra una nuova ondata di combattimenti con un notevole aumento di civili che necessitano di interventi chirurgici per le ferite subite. Senza contare i morti.
A lanciare l’allarme è l’Onu Medici Senza Frontiere (Msf). In una nota si segnala come a sud del Porto di Hudaydah sul Mar Rosso, una delle aree più intense del conflitto, l’ospedale traumatologico di Msf a Mocha ha trattato da ottobre 122 feriti di guerra, nelle ultime settimane soprattutto donne e bambini.
Sabato mattina a Taiz il campo da calcio dell’Al Ahly Football Club è stato colpito da una granata che ha ucciso un allenatore e suo figlio, mentre due bambini con meno di 10 anni sono rimasti feriti e sono stati portati al pronto soccorso traumatologico di Msf presso l’ospedale Al Thawrah.
“Nel nostro centro traumatologico di Mocha curiamo tutti coloro che hanno bisogno di interventi chirurgici d’emergenza: feriti di guerra, vittime di incidenti stradali, donne incinte che necessitano di un parto d’urgenza – ha spiegato Raphael Veicht, capomissione Msf –. Ma quando ad arrivare sono quasi solo civili con terribili ferite da arma da fuoco, si sollevano seri interrogativi. Ciò che vediamo nel nostro piccolo ospedale è allarmante e atroce. Uccidere e ferire civili in un conflitto non è solo una grave violazione del diritto umanitario internazionale, ma è molto di più: tra i nostri pazienti ci sono bambini, donne incinte, madri in allattamento, gli operai di una fabbrica di imbottigliamento del latte colpita da un bombardamento – non c’è niente che possa giustificare tutto questo”.

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Tra le testimonianze raccolte quelle di una donna a cui, lo scorso 29 novembre, sono state amputate le gambe da un intervento salvavita d’urgenza che richiedeva una chirurgia correttiva. Questa ha riferito di essere stata coinvolta in un’espulsione mentre si trovava in una delle abitazioni del villaggio di Al Qazah, nel distretto di Ad Durayhimi, con altre donne e bambini per comprare dei vestiti.
Tra le persone colpite in questo attacco, l’ospedale Msf di Mocha ha curato un altro paziente e ha stabilizzato le condizioni di un bambino di 11 mesi che doveva essere immediatamente trasferito in ambulanza all’ospedale di Aden. Il bambino è morto prima di arrivare.
Ma i bombardamenti sarebbero continui. Anche lo scorso 3 dicembre Msf ha ricoverato sei persone rimaste ferite durante un bombardamento che ha colpito una fabbrica di imbottigliamento del latte a Hudaydah – i pazienti hanno detto che almeno dieci dei loro colleghi sono morti.
L’aumento del numero di pazienti con ferite da arma da fuoco all’ospedale di Msf a Mocha conferma che il governatorato meridionale di Hudaydah è una delle zone più colpite dal conflitto in tutto lo Yemen. Centinaia di famiglie sono costrette a fuggire dalle loro case e, a causa dell’aumento delle aree a rischio di bombardamenti e attacchi, l’assistenza sanitaria e la distribuzione di cibo sono sempre più limitate proprio nel momento in cui sono più necessarie. “Che siano mirati o indiscriminati, questi attacchi violano tutte le regole della guerra – dichiara Veicht – Anzi, di più: le persone uccise e mutilate sono civili, persone che cercano semplicemente di sopravvivere o di essere buone madri, padri, fratelli o sorelle. Tutto questo deve finire”.

Tratto da: Antimafiaduemila

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