Caso Caruana Galizia: crolla il “castello di carte”, arrestato il ministro Keiht Schembri

Caso Caruana Galizia: crolla il “castello di carte”, arrestato il ministro Keiht Schembri

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Più passano i giorni più il “castello di carte” costruito sull’efferato omicidio di Daphne Caruana Galizia vacilla.
Uno dei principali sospettati coinvolti nel delitto della giornalista, sul quale lei stessa stava indagando prima di saltare in aria il 16 ottobre di due anni fa, è finito con le manette ai polsi.
Si tratta di Keith Schembri, il capo dello staff del primo ministro maltese Joseph Muscat che ieri è stato arrestato dopo essere stato interrogato dalla polizia nell’ambito delle indagini dell’omicidio della blogger d’inchiesta Caruana Galizia. Come riporta stamani il quotidiano Times of Malta, citando fonti giudiziarie e governative, l’arresto è avvenuto la scorsa notte, dopo che ieri mattina il premier laburista Joseph Muscat aveva annunciato le dimissioni del suo stretto collaboratore. Secondo il giornale Schembri ha trascorso la notte in cella, era stato interrogato ieri dalla polizia sulla base di rivelazioni fatte dal magnate Yorgen Fenech, l’uomo d’affari maltese fermato una settimana fa mentre cercava la fuga a bordo del suo yatch di lusso il cui arresto ha segnato una svolta nelle indagini sull’omicidio della blogger. Sempre ieri sono crollati altri due pezzi grossi dell’establishment labursita maltese: il ministro del Turismo Konrad Mitzi e il ministro dell’Economia Chris Cardona. Il primo si è dimesso mentre il secondo si è “sospeso” dall’incarico, entrambi erano finiti nelle inchieste giornalistiche di Daphne. Probabilmente era a loro che si riferiva quando, poco prima di salire a bordo della sua Peugeot 108 imbottita di esplosivo, scrisse sul suo blog Running Commentary “ci sono criminali ovunque io guardi, la situazione è disperata”. Sia Mitzi che Cardona sono stati interrogati dalla polizia che anticipa di voler convocare altre persone coinvolte nell’inchiesta. Gli inquirenti avrebbero anche arrestato un medico che avrebbe portato messaggi in carcere a Fenech da parte di Schembri.
Intanto è stata convocata per stasera una protesta della società civile, la quarta in sette giorni, per chiedere nuovamente le dimissioni di Muscat. “Keith Schembri non è più a ‘l’albergo di Castiglia’”– ha scritto sul suo blog il giornalista del “Daphne Project” Manuel Delia riferendosi al quartier generale del primo ministro – ma il suo più stretto amico, alleato e complice è il primo ministro di Malta. Non avremo pace fino a quando non se andrà. Daphne non potrà avere pace fino a quando Muscat non se ne andrà“.

Fonte: Antimafiaduemila

Cronaca Europa