Brevi considerazioni su uno dei fenomeni più attesi della nostra società consumistica, i saldi.

Brevi considerazioni su uno dei fenomeni più attesi della nostra società consumistica, i saldi.

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Con il periodo dei saldi invernali ormai concluso nella maggior parte della nostra amata penisola è tempo di fare delle considerazioni. In questi periodi di “sconti” ci si affretta ad acquistare a prezzi più vantaggiosi, almeno questo è quello che sarebbe nei nostri propositi, tutto quello che ci piacerebbe avere. In una società basata sulla competizione invece che la solidarietà, nella quale il costo della vita è in continuo aumento (al contrario degli stipendi) siamo proprio sicuri di spendere sempre bene i nostri soldi? E ancora siamo in grado di valutare correttamente se il rapporto tra il costo dell’oggetto e la sua reale necessità sia effettivamente a nostro vantaggio? In altri termini è un buon prezzo? Vale la pena spendere i nostri soldi per quella cosa?
Noi oggi volevamo porre l’attenzione proprio sulla seconda parte delle domande che ci siamo appena posti, proprio perché anche noi come alcuni di voi in questi periodi siamo spesso chiamati a fare delle scelte.
Bene certamente non siamo stati noi i primi ad arrivare alla conclusione che tra poco vi diremo, sono cose però che magari non tutti avranno avuto modo di sentire. 
La cosa migliore secondo noi da fare prima di spendere i propri soldi per qualunque tipo di acquisto è (oltre a tutte le valutazioni personali del caso) paragonare il costo dell’oggetto al proprio stipendio orario.
Per esempio, se un telefono di una certa marca mi costa 1000 euro e io prendo 10 euro all’ora, vale la pena spendere 100 sudatissime ore del mio lavoro per quel telefono? O forse è meglio che prendo un telefono con caratteristiche simili ma di prezzo inferiore di un altra marca?
Ecco questo sarebbe secondo noi un piccolo ma prezioso accorgimento che potrebbe in alcuni casi salvarci dalle pompose campagne di marketing che vengono fatte dalle grandi aziende. Oltre che a mantenere l’attenzione nostra sulla reale necessità di un bene, rompendo la “magia” del marketing studiato per stimolare la nostra parte emotiva ad acquistare impulsivamente. Recuperiamo invece la nostra capacità critica, cioè la capacità di valutare, su basi oggettive le nostre scelte di vita. Un piccolo accorgimento per farlo in questo caso è proprio quello che vi abbiamo citato in precedenza. Per cui cerchiamo di essere più critici e meno emotivi, non soltanto nel periodo dei saldi ma in generale in ogni scelta della nostra vita, anche perché banalmente ogni scelta genererà degli effetti nella nostra vita.

Tutto il discorso fatto fino a qui aveva lo scopo di affontare un piccolo aspetto di uno dei fenomeni (i saldi) della nostra società consumistica, il piccolo consiglio che abbiamo dato ovviamente non ci aspettiamo che di per se cambi la vita a nessuno. Ma si inserisce in un contesto più ampio e importante; iniziare a cambiare il modo di percepire la realtà e di vivere la vita della maggior parte delle persone, che ha creato quel mostro di società profondamente ingiusta in cui viviamo. Ci sembra giusto ricordare che in questo caso il problema fondamentale sia accettare questo insieme di assurde regole dogmatiche chiamate sistema economico che hanno generato lo strumento di disuguaglianza e morte per eccellenza, i soldi. Per cominciare a rendersi conto di tutto di ciò bisogna inziare a fare un passettino alla volta, ecco spiegato il perché abbiamo voluto scrivere con molta umiltà e senza l’arroganza di voler insegnare niente a nessuno questo breve articolo sperando che possa essere d’ispirazione per molti.

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