Il Senato condanna le sanzioni a Cuba? Non è tutto ora quello che luccica (tutt’altro)

Il Senato condanna le sanzioni a Cuba? Non è tutto ora quello che luccica (tutt’altro)

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Tempo di lettura: 2 min

di Andrea Puccio

Il Senato della Repubblica ha approvato due ordini del giorno sulla mozione a prima firma Paola Nugnes riguardanti le sanzioni promosse contro Cuba. Il Primo proposto dalla Senatrice Paola Nugnes chiede la sospensione delle sanzioni verso Cuba, il secondo proposto da Luca Ceriani chiede invece un inasprimento delle sanzioni verso i vertici del governo cubano.

Il primo ordine del giorno, quello presentato dalla Senatrice Paola Nugnes di Sinistra Italiana, è passato con 115 voti favorevoli e 81 astensioni, chiede al governo di impegnarsi in tutte le sedi internazionali per la rimozione del blocco contro Cuba.

Il secondo ordine del giorno il cui primo firmatario è Luca Ceriani, Capo Gruppo dei Senatori di Fratelli d’Italia, che è stato approvato con 173 voti favorevoli, 12 voti contrari e 9 astenuti, chiede invece che vengano approvate non precisate sanzioni selettive contro i vertici politici cubani ed una revisione altrettante imprecisata del sistema del bloqueo che possa tutelare meglio l’attività delle imprese italiane sui mercati internazionali. 

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Quindi un pareggio uno a uno, a voler essere ottimisti. Da un lato il Senato approva l’ordine del giorno a firma Nugnes in cui si chiede di adoperarsi a livello internazionale per la rimozione delle sanzioni verso Cuba riprendendo la mozione presentata dal Partito della Rifondazione Comunista un anno fa e dall’altro lato approva un ordine del giorno a firma Ceriani in cui si chiede esplicitamente di emettere sanzioni selettive contro i vertici politici dell’isola. Un comportamento che a prima vista potrebbe sembrare schizofrenico ma che invece cela una vera strategia contro Cuba.

L’Odg a firma Nugnes certifica che il paese caraibico è sottoposto ad un regime sanzionatorio, ma allo stesso tempo l’altro Odg (approvato con una maggioranza molto superiore) afferma che i responsabili dei problemi che quotidianamente i cubani soffrono vadano ricercati nei membri del governo cubano e non nelle sanzioni stesse. Viene quindi chiesto di emettere sanzioni selettive verso i membri politici di Cuba come da tempo avviene con altri paesi, appoggiando di fatto quanto da tempo denunciato dalla controrivoluzione cubana più becera che vede nel governo e non nelle sanzioni le cause delle pene che i cubani devono sopportare ogni giorno.

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Analizzando più a fondo quanto avvenuto ieri in Senato non mi sento proprio di affermare che sia un successo per Cuba. Potrebbe accadere anche che cogliendo la palla al balzo, alle sanzioni che colpiscono la popolazione si possano sommare anche altre sanzioni dirette espressamente ai vertici politici dell’isola. Voglio poi proprio vedere quale forza politica a livello internazionale l’Italia potrà avere per convincere il primo sostenitore delle sanzioni, ovvero gli Stati Uniti, a recedere dalle loro posizioni. Se poi si guardano i risultati della votazione ci accorgiamo che sul secondo Odg la maggioranza è stata bulgara: tutti d’accordo con Fratelli d’Italia nel dare le colpe ai vertici del governo cubano per quanto sta accadendo a Cuba.

Non canterei vittoria ma aspetterei un po’ di tempo per vedere cosa accadrà.

Tratto da: www.occhisulmondo.info, Antidiplomatico

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