In Australia la birra invenduta durante il lockdown diventa energia rinnovabile

In Australia la birra invenduta durante il lockdown diventa energia rinnovabile

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A partire da marzo, con l’introduzione delle misure di lockdown in South Australia, molti produttori di birra locali si sono ritrovati con grandi stock di materiale invenduto e in scadenza.

“Purtroppo durante i mesi di lockdown con i ristoranti e i pub chiusi, tanta delle birra che era stata prodotta è rimasta invenduta. Piuttosto che sprecare questa risorsa, siamo stati in grado di trasformarla per produrre energia,” ha spiegato Lisa Hannant, Senior Manager of Production and Treatment di SA Water.

Per diversi mesi l’impianto di Glenelg, un quartiere lungo la costa appena fuori Adelaide, ha ricevuto circa 150 mila litri di birra a settimana.

Come Hannant ha spiegato ai microfoni di SBS Italian, la trasformazione della birra ha prodotto a 654 megawattora in un solo mese: “Abbiamo prodotto energia sufficiente per alimentare 1200 case per circa tre quattro mesi, e siamo stati anche stati in grado di far funzionare il SA Water’s Glenelg Wastewater Treatment Plant, uno dei nostri impianti quasi interamente con l’energia che avevamo prodotto con la birra”.

Il processo di trasformazione prevede l’utilizzo di fanghi di depurazione che vengono mescolati ai rifiuti organici in grandi contenitori di cemento – la birra in questo caso, ma l’impianto in passato ha anche trasformato latte e vino scaduti – per poi creare bio-gas attraverso un processo di fermentazione.

“L’alto carico calorico e il potenziale di metano della birra rendono questa risorsa perfetta per la co-digestione. Con 150.000 litri di birra scaduta a settimana, abbiamo generato la cifra record di 355.200 metri cubi di biogas a maggio e altri 320.000 metri cubi a giugno,” ha spiegato Hannant.

Il progetto non ha solo avuto un impatto positivo sull’ambiente ma anche sull’economia locale: “In genere questo tipo di materiale è piuttosto costoso da eliminare ed è stato davvero positivo per i birrifici che hanno potuto risparmiare sui costi di smaltimento. Inoltre ha permesso una riduzione dell’impatto ambientale quindi forse l’unico aspetto negativo della nostra iniziativa è stato che la birra è fatta per essere bevuta dalle persone, cosa che a lungo non è potuta accedere nei locali”.

Tratto da: SBS italiano

Fonte foto: burracarru

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