25 Aprile, libertà o colonizzazione?

25 Aprile, libertà o colonizzazione?

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Buonasera a tutti i nostri lettori. Come tutti sappiamo il 25 aprile ricorre l’anniversario della liberazione d’Italia, festa nazionale della Repubblica Italiana.
È un giorno fondamentale per la storia del nostro paese in quanto è simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 , opposte alle forze naziste e fasciste.
Noi personalmente ci siamo chiesti se effettivamente questa liberazione ci sia stata.
Chiaramente se parliamo di liberazione dalle forze naziste e fasciste non possiamo, per fortuna, affermare che non si tratti di una vera e propria liberazione.
Ma il punctum dolens di questo evento è a nostro pare un’altro e ci teniamo a sottolinearlo. Da quel momento iniziò una sorta di “colonizzazione” da parte degli Usa che in seguito al secondo conflitto mondiale approfittarono della loro forza politica e militare per trarre giovamento da una guerra che in realtà li ha visti protagonisti al di fuori dei loro confini.
L’Italia riuscì a trarre giovamento grazie all’aiuto degli americani, questo è vero, ma non senza prezzo da pagare.
Per dimostrare la nostra tesi, prendiamo in considerazione dei fatti, che seppure tanti sottovalutano, sono strettamente ricollegati all’attuale mancanza di sovranità nazionale del nostro Stato.
Si pensi semplicemente che tra Pisa e Livorno c’è Camp darby, la più grossa base al mondo USA al di fuori del territorio americano, utilizzata come base per rifornire le operazioni militari. Il fatto che sia circondata da confini di alto taglio certamente non aiuta noi cittadini a capire cosa esattamente avvenga al suo interno.
A Niscemi in Sicilia c’è il radar per telecomunicazioni militari che viene utilizzato a scopo offensivo, per esempio per coordinare attacchi dei droni a migliaia di km di distanza.
A Sigonella, sempre in Sicilia, esiste invece una base di appoggio fondamentale per le operazioni con i droni, utilizzati per esempio per bombardare lo Yemen.
Noi non vogliamo svalutare un evento così importante come la liberazione dalle forze ostili fasciste e naziste, ma solo prendere in considerazione dei dati di fatto che non vanno sottovaluti. Non vanno sottovalutati per l’influenza che hanno avuto nella creazione della nostra Repubblica e tantomeno non vanno sottovalutati per quello che sarà il nostro futuro, soprattutto in caso dello scoppio di un nuovo conflitto mondiale.

A cura di Vivereinformati

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