Attacco mercenari​ in Venezuela: Maduro annuncia altri 4 arresti, a processo due cittadini Usa

Attacco mercenari​ in Venezuela: Maduro annuncia altri 4 arresti, a processo due cittadini Usa

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Manlio Dinucci lo aveva anticipato sul Manifesto il 7 Aprile.

Mentre la Nato è impegnata a «combattere il coronavirus» in Europa, due dei maggiori Alleati europei, Francia e Gran Bretagna, inviano loro navi da guerra nei Caraibi.
La nave da assalto anfibio Dixmund è salpata il 3 aprile da Tolone verso la Guyana francese per quella che il presidente Macron definisce «una operazione militare senza precedenti». denominata «Resilienza», nel quadro della «guerra al coronavirus».
La Dixmund può svolgere la funzione secondaria di nave ospedale con 69 letti, 7 dei quali per terapie intensive. Il ruolo primario di questa grande nave, lunga 200 m e con un ponte di volo di 5000 m2, è quello dell’assalto anfibio: avvicinatasi alla costa nemica, attacca con decine di elicotteri e mezzi da sbarco che trasportano truppe e mezzi corazzati.
Caratteristiche analoghe, anche se su scala minore, ha la nave britannica RFA Argus, salpata il 2 aprile verso la Guyana britannica.

Le due navi europee si posizioneranno nelle stesse acque caraibiche nei pressi del Venezuela dove sta arrivando la flotta da guerra – con le più moderne navi da combattimento litorale (costruite anche dall’italiana Leonardo per la US Navy) e migliaia di marines – inviata dal presidente Trump ufficialmente per bloccare il narcotraffico.
Egli accusa il presidente venezuelano Maduro di «approfittare della crisi del coronavirus per accrescere il traffico di droga con cui finanzia il suo narco-Stato». Scopo dell’operazione, appoggiata dalla Nato, è rafforzare la stretta dell’embargo per strangolare economicamente il Venezuela (paese con le maggiori riserve petrolifere del mondo), la cui situazione è aggravata dal coronavirus che ha iniziato a diffondersi.

L’obiettivo è deporre il presidente Maduro regolarmente eletto (sulla cui testa gli Usa hanno posto una taglia di 15 milioni di dollari) e instaurare un governo che porti il paese nella sfera di dominio Usa. Non è escluso che possa essere provocato un incidente che serva da pretesto per l’invasione del Venezuela. La crisi del coronavirus crea condizioni internazionali favorevoli a una operazione di questo tipo, magari presentata come «umanitaria».

https://www.facebook.com/giorgio.bianchi.100/posts/10219926913434636

Oggi leggiamo questo.

Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato oggi l’arresto di altri quattro “terroristi” che hanno partecipato alla cosiddetta ‘Operazione Gedeone’ che, secondo Caracas, si proponevano durante lo scorso fine settimana di realizzare un colpo di Stato in Venezuela e trasferire il capo dello Stato negli Stati Uniti. Si è trattato, ha precisato in una conferenza stampa oggi a Caracas, di una cattura “avvenuta tra la notte scorsa e mezzogiorno locale, grazie alla operazione ‘Negro Primero – schiacciamento del nemico’, con la partecipazione della popolazione civile, dei militari e della polizia”. Con questi nuovi arresti sono salite a 17 le persone catturate e accusate di aver partecipato all’incursione via mare, fra cui due cittadini statunitensi che, ha concluso Maduro, sono “rei confessi” e sono trattati “con rispetto” mentre sono in mano alla giustizia.

Luke Derman e Airan Berry saranno processati dalla giustizia venezuelana, ha detto il presidente Maduro, aggiungendo che chiederà anche agli Usa l’estradizione di Jordan Goudeau, l’ex berretto verde titolare dell’agenzia di sicurezza Silver Corp Usa, accusato di essere a capo dell’operazione. Durante la conferenza stampa Maduro ha proposto un lungo video in cui uno dei due contractor statunitensi, Denman, risponde a domande fuori campo ammettendo di avere partecipato insieme ad Berry, e su istruzione del titolare di Silver Corp, Jordan Goudreau, all’addestramento di 60-70 persone in un accampamento in Colombia. Secondo questa testimonianza, “Goudreau aveva lavorato in passato per operazioni di sicurezza di Donald Trump, che sostanzialmente è il suo capo”. Infine, il capo dello Stato venezuelano ha sottolineato che “Denman e Berry sono cittadini statunitensi mercenari rei confessi, sono in stato di arresto e sono nelle mani della Procura che deciderà l’iter processuale”. Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha garantito che gli Stati Uniti useranno “ogni mezzo a disposizione” per riportare a casa i due americani. Maduro ha anche accusato il leader dell’opposizione Juan Gauidò di essere il regista dell’operazione. Come Washington, Guaidò continua a negare ogni coinvolgimento.

La Russia considera “non convincenti” le smentite degli Stati Uniti dopo l’arresto dei due americani. “L’affermazione di Washington secondo cui il governo americano non ha nulla a che vedere con quello che è successo in Venezuela in questi ultimi giorni non sembra convincente – si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo. “Le azioni dei mercenari meritano una condanna risoluta e senza condizioni – osserva ancora la diplomazia di Mosca, che considera “inaccettabile l’utilizzo dei metodi millitari per risolvere i disaccordi politici”, invitando a dare al Venezuela “la possibilità di risolvere i suoi problemi in maniera indipendente e pacifica, grazie a un ampio dialogo nazionale, senza diktat, ultimatum e sanzioni”.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Venezuela-attacco-mercenari-Maduro-annuncia-altri-4-arresti-a-processo-due-cittadini-Usa-1510ba2c-8596-4f05-b817-bc46b8b33e6d.html?fbclid=IwAR0zfIqXNwLbzCC78It6aNyAeOPwdAA0iqKBuWlF8oAfDlYCBeaA9CREDTY&refresh_ce

Tratto da: Pagina facebook di Giorgio Bianchi

Fonte: RaiNews

Cronaca Mondo