Usa-Russia: relazioni belliche

Usa-Russia: relazioni belliche

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Di Casadelsole.tv

Il Dipartimento di Stato di Washington ha chiesto a 55 diplomatici e funzionari russi di lasciare gli USA nei prossimi mesi. L’Ambasciata degli Stati Uniti in Russia potrebbe essere costretta a ridurre ulteriormente il proprio lavoro. Il personale è già stato portato a un decimo da quello presente ad inizio 2017, ovvero da 1.200 a 120 unità. L’esigua presenza di impiegati all’interno dell’ambasciata non consentirebbe neanche lo svolgimento delle mansioni di base come l’apertura e la chiusura dei cancelli, l’azionamento degli ascensori e il filtraggio delle telefonate.
Dopo che L’Alleanza Atlantica ha annunciato, mercoledì 6 ottobre, l’espulsione di otto diplomatici russi in risposta a “presunte attività ostili”, il Cremlino, in risposta, ha rotto le relazioni diplomatiche con la sede NATO di Bruxelles.

Nel frattempo secondo il Financial Times gli Usa starebbero valutando di modificare la propria dottrina nucleare rinunciando al “first strike”. Alcuni dei più importanti alleati di Washington, fra cui Germania, Francia, Giappone e Regno Unito si sarebbero immediatamente detti contrari affermando che questo sarebbe un enorme regalo a Russia e a Cina.

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Intervenendo a un vertice militare a Sochi, il presidente russo Vladimir Putin non si è fatto cogliere impreparato e ha precisato: “Comuque sia, noi reagiremo”, facendo cenno in particolar modo al cacciatorpediniere statunitense che proprio in queste ore sta solcando il Mar Nero.
Le dichiarazioni del presidente Putin sono arrivate dopo che, alcuni giorni fa, una fuga di documenti riservati avrebbe rilevato che, oltre alle bombe atomiche stazionate in alcuni paesi europei, fra cui l’Italia, il vecchio continente nasconderebbe anche depositi segreti di armi nucleari.

Come se non bastasse le tensioni al confine russo-ucraino assumono sempre più lo status di massima allerta e molti sono gli indizi che fanno pensare ad un’escalation militare.
Il quotidiano Washington Post ha definito la situazione come “nuova fase” attribuendo la colpa ai movimenti da parte russa che, secondo la versione occidentale, starebbero avvicinandosi minacciosamente al confine.
Ma le accuse di accumulo delle forze armate russe nell’area sarebbero smentite anche dal Ministero della Difesa dell’Ucraina che ha sistematicamente negato le informazioni diffuse dai media, dichiarando che negli ultimi giorni non vi sarebbe stato alcuna movimentazioni di unità, armi e attrezzature militari russe nella zona.

Fonte: CasaDelSole.tv

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