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Nelle scorse ore durante la notte due esplosioni hanno scosso la città di Lugansk, nell’Ucraina orientale. I media locali hanno anche confermato che la prima esplosione ha colpito un gasdotto nella zona, provocando un grave incendio. Secondo quanto riferito, la seconda è avvenuta in una stazione di servizio. Le notizie delle esplosioni arrivano poche ore dopo che la vicina città di Donetsk è stata vittima di un’altra detonazione. In particolare l’esplosione è stata causata da un’autobomba nelle vicinanze degli edifici istituzionali della città. Il veicolo coinvolto apparteneva al capo della milizia popolare della Repubblica di Donetsk, fortunatamente in questo caso non ci sono state vittime.

Nel frattempo continua l’evacuazione di centinaia di migliaia di donne, bambini e anziani diretti nella regione russa di Rostov. Il presidente Putin  ha incaricato il capo ad interim del ministero delle situazioni di emergenza di recarsi nella regione per coordinare direttamente l’assistenza alle persone in arrivo dal Donbass, mentre il ministro delle finanze trasferirà i fondi necessari alla regione.

Itanto il presidente della Repubblica polare di Donetsk Denis Pushilin dopo l’evacuazione ha ordinato la mobilitazione generale. ” Faccio appello a tutti gli uomini della Repubblica atti alle armi, a difendere le loro famiglie, i figli, le mogli, le madri. Insieme raggiungeremo la vittoria, proteggeremo il Donbass e tutto il popolo russo” ha detto Pushilin.

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L’Ucraina inizia pesanti bombardamenti nel Donbass (video)