Il verdetto del Tribunale, nessun nesso con i leader Hezbollah
Omicidio Hariri, Tribunale speciale per il Libano scagiona i leader Hezbollah e la Siria. Il Tribunale speciale per il Libano ha emesso il verdetto dopo 415 udienze ed aver ascoltato 297 testimoni. Secondo la sentenza, non ci sono prove dirette che possano legare i leader di Hezbollah o della Siria con l’assassinio di Rafic Hariri.
Salim Ayash, principale imputato è stato giudicato l’unico colpevole dal Tribunale speciale per il Libano dell’Onu. Dopo il verdetto di oggi, la sentenza con la pena inflitta ad Ayash verrà emessa in un secondo momento.
Nel dettaglio della sentenza si evince come il Tribunale ritenga che l’assassinio possa essere stato eseguito per ragioni politiche, ma i giudici non sono stati in grado di trovare alcuna prova che la leadership di Hezbollah fosse dietro l’assassinio.
Il Tribunale ha definito positivo il rapporto tra il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah e Rafic Hariri.
Il figlio di Hariri, l’ex primo ministro libanese Saad Hariri, si è recato alla sede del tribunale a L’Aia, Paesi Bassi, per partecipare alla sessione. Mentre il figlio maggiore, Bahaa Hariri, ha invitato il popolo libanese a esercitare moderazione dopo la pronuncia del verdetto.
Il tribunale speciale per il Libano
Il Tribunale speciale per il Libano è un tribunale internazionale inaugurato il 1 marzo 2009, quattro anni dopo l’assassinio di Hariri. Il compito di questa corte si riassume nel processo alle persone accusate di aver compiuto l’attacco del 14 febbraio 2005. Azione che ha uccise 22 persone, tra cui Hariri, e ne ferì molte altre.
La corte è stata istituita su richiesta del governo libanese alle Nazioni Unite. Quanto all’accordo raggiunto dal Libano e dalle Nazioni Unite non è stato ratificato. Le Nazioni Unite hanno reso le sue disposizioni applicabili attraverso la risoluzione 1757 del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Come ha spiegato il portale Al Masdar News, “la corte è un organo giudiziario indipendente che comprende giudici libanesi e internazionali. Non è né un tribunale delle Nazioni Unite né parte del sistema giudiziario libanese, ma processa le persone ai sensi del codice penale libanese. È anche il primo tribunale del suo genere a trattare il terrorismo come un crimine a sé stante.”
Durante il processo, iniziato nel 2014 e durato 415 giorni di udienze, il tribunale di Leidschendam, vicino all’Aia, ha ascoltato 297 testimoni.
I quattro imputati processati davanti al Tribunale speciale per il Libano sono Salim Jamil Ayyash, Hassan Habib Merhi, Hussein Hassan Onessi e Assad Hassan Sabra.
Commentando la sessione, il presidente libanese Michel Aoun ha dichiarato: “L’assassinio del primo ministro Hariri ha fortemente influenzato la vita del popolo libanese e il corso degli eventi in Libano. Dobbiamo accettare il verdetto che verrà emesso dal Tribunale internazionale, anche se non è corretto che giustizia venga fatta in ritardo. “
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Fonte: L’Antidiplomatico
Fonte foto: ILFattoQuotidiano
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