Strage di Bologna: Digos negli uffici di Report per acquisire i nastri dello speciale “il virus nero”

Strage di Bologna: Digos negli uffici di Report per acquisire i nastri dello speciale “il virus nero”

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La Digos di Bologna, per conto della procura di Bologna, si è recata ieri mattina presso la redazione di Report a Roma per acquisire il girato dell’inchiesta dal titolo “Il virus nero”, firmata da Giorgio Mottola, andata in onda lo scorso lunedì, oltre alla documentazione relativa alle notizie inedite trasmesse sulla Strage di Bologna. A darne notizia è la stessa trasmissione della Rai in un post su Facebook. “Nel corso del servizio – si spiega in una nota – Report aveva mostrato documenti inediti relativi al sostegno dato in Inghilterra alla latitanza dei neofascisti italiani e aveva anche mandato in onda l’intervista esclusiva a Raymond Hill, ex dirigente del movimento neonazista inglese infiltrato per conto della polizia, che ha raccontato dell’incontro avvenuto quattro mesi prima della Strage di Bologna con un neofascista italiano, Enrico Maselli. Maselli – si legge – avrebbe chiesto aiuto a Hill, secondo il racconto dell’infiltrato, e nel corso di una telefonata avrebbe annunciato un importante attentato in Italia e avrebbe chiesto rifugio per i neofascisti italiani che sarebbero stati costretti a fuggire. Rispetto a tale incontro i giornalisti di Report sono riusciti a ottenere conferme circa la data e il luogo dal diretto interessato, Enrico Maselli, che tuttavia ha smentito qualsiasi riferimento all’attentato di Bologna. Nel corso del servizio di Giorgio Mottola – prosegue la nota -, Report aveva inoltre svelato come la conversazione in questione fosse stata attenzionata nel 1985 anche dalla polizia italiana, le cui indagini però non hanno prodotto alcun esito dal momento che gli accertamenti furono condotti non su Enrico Maselli, ma, per un clamoroso errore di trascrizione investigativo, su un quasi omonimo, Enrico TomaselliReport ha messo a disposizione su richiesta della Procura di Bologna tutto il materiale e le interviste che erano nella propria disponibilità, con l’auspicio di poter contribuire a far luce su una delle più tristi e misteriose vicende della storia italiana”.

Tratto da: Antimafiaduemila

Cronaca Italia