Debito infinito e morte degli Stati

Debito infinito e morte degli Stati

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Tempo di lettura: 5 min

E se il debito fosse il mezzo di sedazione profonda degli stati fino alla loro morte?
Alla fine di settembre dovremmo vedere più concretamente gli effetti della contrazione della produzione dovuta al Coronavirus sulle economie del mondo.

Contrariamente a quanto dice Christine Lagarde, direttrice della Banca centrale europea, ci sono pochissime possibilità che il peggio della crisi sia alle nostre spalle … Al contrario, l’ondata di disoccupazione di massa e bancarotte aziendali sta prendendo piede.

Passi in avanti

Tuttavia, è vero che le grandi banche centrali, in particolare la Banca Centrale Europea, sembrano essere riuscite ad evitare un’implosione delle economie nei mesi successivi al contenimento, grazie ai loro strumenti di politica monetaria non convenzionali.

Ci si poteva infatti aspettare che gli stati, già terribilmente indebitati all’inizio del 2020, non avrebbero appoggiato queste ennesime politiche di “quantitative easing” che non risolvono in alcun modo le cause dei problemi e portano automaticamente a inflazione sui mercati azionari.

Ma come nel 2008-2011, forse (va detto) ancora più efficacemente, le maggiori banche centrali sono riuscite a mantenere una certa illusione di relativa salute economica globale. Questo nonostante la totale chiusura della produzione in questo primo semestre dell’anno 2020.

Alcuni non esitano a presentare la gestione della crisi come un successo, e si fanno avanti per dire che la situazione non sarà certamente così catastrofica come inizialmente previsto. Questo è il caso in particolare di Villeroy de Galhau, il Governatore della Banque de France .

Ciò equivale a farci dire che, come spiega un saggio osservatore come Michel Drac, siamo usciti (dal 2008) dal capitalismo tradizionale (con la promozione del principio di Too Big To Fail) e che siamo entrati in una nuova era. Un paradigma in cui l’élite finanziaria apolide, contro ogni logica economica, riesce a mantenere e sviluppare il proprio sistema estorsivo transnazionale, senza in nessun momento che una realtà concreta o una consapevolezza degli attori economici tornino a rimettere in discussione (anche temporaneamente) questo sistema folle e distruttivo al servizio di una minuscola minoranza.

Il vero problema: esplosione del debito su scala globale

Tutti i leaders politici ed i media del sistema si sforzano per dirottare l’attenzione dell’ l’opinione pubblica dal vero problema che è sotto i nostri occhi: vale a dire l’esplosione del debito su scala globale e la scomparsa a breve termine del magro tessuto economico delle nostre strutture nazionali. Questo avviene come se l’esplosione esponenziale dell’ammontare del Debito, ovunque nel mondo dal punto culmine della crisi , non avesse conseguenze dannose per il futuro. (…….)

Considerati gli importi del debito europeo e anche mondiale, questo debito, contrariamente a quanto dice Mario Draghi, non può essere ripagato dai “giovani”. Con l’euro è tecnicamente impossibile, anche con investimenti produttivi. Le parole non sono ancora azioni, nessun tentativo di investimento produttivo guidato da un membro della banca centrale della BCE, è stato visto dallo scoppio di questa crisi.

Le politiche di QE (macchina da stampa) della BCE, come nel 2008-2011, sono servite solo a sostenere i mercati e iniettare sempre più liquidità nel sistema bancario. Non hanno affatto servito l’economia produttiva. E questo è ancora il caso oggi, perché è la natura stessa del sistema dell’Eurozona che lo rende impossibile. (……) Ma allora per quanto tempo resisterà questa assurdità?
Per quali ragioni i nostri banchieri alchimisti internazionali continueranno a far durare la grande illusione generata da questo sistema?

Ora sappiamo, grazie a questa esperienza di governance globale aiutata dal Coronavirus, l’establishment transnazionale ci ha informato a Davos, di preparare un Grand Reset , un grande reset per il sistema economico e finanziario globale.

Questo però non sarà quello che in molti si aspettano, come una sorta di condono generalizzato. I Powell, Lagarde ei loro padroni non sembrano avere intenzione di proclamare un giubileo come fecero alcuni saggi e giusti monarchi dell’antichità. Al contrario, l’era dell’austerità iniziata più di un decennio fa continuerà sicuramente in modo più importante.

Il Grand Reset non sarà la cancellazione dei debiti su scala globale, sarà qualcos’altro. Sarà sicuramente l’istituzione di un nuovo paradigma (un nuovo sistema finanziario). Ma prima, il fenomeno che la Grecia conosce dal 2011-2015, verrà imposto a noi, popoli europei (latini, ma anche all’Europa intera). (……..)

L’inflazione come strumento di distruzione?


È quindi sempre più chiaro che il Coronavirus, oltre ad essere un gigantesco test di obbedienza su scala globale, servirà finalmente a innescare le spaventose conseguenze del nostro sistema esponenziale del debito.

Perché quando l’offerta di moneta cresce a un ritmo sostenuto, la conseguenza inevitabile è sempre la stessa nel corso della storia: l’inflazione. Come possiamo vedere, le principali banche centrali stanno ora dichiarando di volersi concentrare sulla lotta all’inflazione. La fine è dunque vicina. La Federal Reserve, guidata quasi ufficialmente da BlackRock, che ha trasformato l’economia americana in una sorta di economia capital-comunista, l’ha chiarito pochi giorni fa. La Federal Reserve cambierà la sua politica sull’inflazione: niente più obiettivo del 2% di inflazione annua, niente più stabilità dei prezzi (tanto cara ai banchieri centrali), questa è appena caduta a favore di una sopravvivenza artificiale del sistema. (…………)

La creazione di una moneta artificiale si tradurrà in un’inflazione colossale a immagine dell’iperinflazione tedesca 1921-1923. Mentre gli operatori sono sedati e distratti dalle politiche monetarie fittizie, non è impossibile che la sfiducia nella moneta o nel sistema bancario porti a un’esplosione dell’inflazione e alla distruzione di valute come l’euro o il dollaro.

Una prospettiva che diventa sempre più concreta se si osserva la corsa all’oro dei principali gruppi finanziari, come ad esempio la società di Warren Buffet, la Berkshire Hataway, che ha acquisito mezzo miliardo di dollari di azioni della società aurifera Barrick Gold, questo dimostra che si sta preparando un grave evento economico.

In ogni caso, tuttavia, l’establishment sembra avere il controllo e sono loro che decideranno il momento opportuno per innescare questa sfiducia nei confronti delle valute legali. Quello che sembra ancora molto probabile è che il potere oligarchico non abbozzerà nulla prima delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre.

Consideriamo però che c’è un’inflazione buona e una cattiva

C’è l’inflazione che consuma il debito, e c’è l’inflazione che mangia completamente la ricchezza. Ed è una scommessa sicura che, se noi europei nella zona euro sperimentiamo un’inflazione significativa all’interno della camicia di forza monetaria che è l’euro, le nostre economie saranno liquidate e le persone saranno economicamente in ginocchio.

L’inflazione, quando si ha la propria sovranità monetaria per poter svalutare e controllare politicamente il proprio “mercato”, pur avendo la possibilità di instaurare un protezionismo economico, non è la stessa cosa che essere “nudi” e disarmati di fronte a alla struttura oligarchica che è la Banca centrale europea.

La sensazione che il progetto Unione Europea sia stato un terribile fallimento

Non è banale che le nostre politiche stiano facendo tutto quanto in loro potere per salvare l’euro. Tuttavia, la moneta unica registra da 20 anni un record economico disastroso. Ma di crisi in crisi, fa avanzare efficacemente l‘agenda dell’ordoliberismo, del libero scambio inegualitario e, in ultima analisi, della globalizzazione finanziaria.

Anche i più ferventi sostenitori dell’euro cominciano ad ammettere che questo progetto, come l’Unione europea del resto, è un terribile fallimento. Ma nonostante questa osservazione, i responsabili politici offrono false soluzioni, in particolare più Europa …(Questa è ovviamente la proposta sostenuta in Italia dal PD e dalla corte di Conte, Zingaretti, Di Maio, Renzi e compagnia cantante).

Neppure le finte opposizioni si sforzano di considerare un futuro al di fuori di questa camicia di forza monetaria europea, evitando di prospettare la possibilità di compiere il primo passo per salvare quello che resta del nostro Paese, ovvero la riconquista della nostra sovranità monetaria.

Questo accade perché la maggior parte dei grandi attori (politici, economici, sociali, ecc.) ha interesse a mantenere viva la musica del debito. In realtà, tutti i media player (quelli che non sono vittime della censura) hanno capito, o che il sistema era troppo redditizio per loro, o che l’azione da intraprendere richiedeva davvero coraggio e che la loro stessa vita poteva essere in pericolo, se si avvicinassero un po ‘troppo al vero problema che è il debito.

Vivere Informati

Fonte: Geopolitiuque-profonde.com, Controinformazione.info

Traduzione: Luciano Lago

Economia