I leader europei arrivano a Kiev

I leader europei arrivano a Kiev

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Scholz, Macron e Draghi hanno viaggiato tutta la notte in treno per raggiungere la capitale ucraina. Iohannis li ha raggiunti direttamente a Kiev

Massimo A. Cascone, 16.06.2022, Come Don Chisciotte

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro italiano Mario Draghi e il presidente rumeno Klaus Iohannis sono arrivati in treno a Kiev questa mattina, 16 giugno. Si tratta della prima visita per ciascuno di loro dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina a fine febbraio.

Come riportato dai vari quotidiani nazionali la visita di Scholz, Macron e Draghi era prevista da tempo ma nessuno dei tre governi l’aveva annunciata per questioni di sicurezza. I 3 leader hanno viaggiato in treno, per un tragitto di 11 ore verso Kiev dall’aeroporto polacco di Rzeszow Jasionka durante il quale hanno dormito “in cuccette” e hanno tenuto un “summit” notturno nella carrozza. Il presidente rumeno invece non ha annunciato il suo viaggio a Kiev finchè non è arrivato nella capitale ucraina, sempre questa mattina.

“Siamo qui, concentrati, e stiamo per incontrare il presidente Zelensky per visitare un sito di guerra dove sono stati commessi dei massacri, e poi per condurre le conversazioni previste con il presidente Zelensky”, ha detto Macron ai giornalisti alla stazione ferroviaria di Kiev. La visita è un “messaggio di unità europea verso gli ucraini”, ha spiegato, aggiungendo che “le settimane a venire saranno molto difficili” per Kiev.

L’Ucraina sta resistendo?

Fonti diplomatiche francesi hanno dichiarato a Politico che i leader si aspettano che Zelensky “definisca quella che per lui sarebbe una vittoria militare”. Allo stesso tempo, una fonte diplomatica francese ha anche detto che un “dialogo” tra Mosca e Kiev sarebbe “necessario per capire come costruire una pace sostenibile” una volta finita la “guerra”. La fonte ha aggiunto che saranno discusse in particolare questioni come le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e le relazioni di Kiev con la NATO.

Uno degli obiettivi dei quattro leader è far sì che l’Ucraina torni a dialogare con la Russia, ha dichiarato ai giornalisti Viktor Andrusiv, collaboratore del Ministro degli Interni ucraino. “Secondo le mie informazioni, Macron, Scholz e Draghi ci porteranno lo status di candidato all’UE […] e la richiesta di tornare al processo negoziale con Putin”, ha dichiarato.

I quattro leader dovrebbero discutere con Zelensky anche di altre questioni, tra cui “la sicurezza alimentare, le armi e il sostegno all’Ucraina”, ha dichiarato ai giornalisti il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andrey Ermak.

Anche il potenziale status di candidato dell’Ucraina all’entrata nell’UE è all’ordine del giorno. “Vorrei che inviassimo un segnale chiaro e positivo, ma dobbiamo creare l’unanimità tra i membri dell’UE. Non credo che possiamo dissociare la Moldavia dall’Ucraina nelle prospettive che diamo”, ha detto Macron, riferendosi alla possibilità che sia l’Ucraina che la Moldavia entrino nel blocco.

Tuttavia, una fonte diplomatica ha dichiarato al podcast Brussels Playbook di Politico che “non c’è consenso sullo status di candidato” per l’Ucraina, ma solo un consenso su uno “status di candidato con condizioni”, che la fonte ha definito “la terza via”, senza approfondire.


Massimo A. Cascone, 16.06.2022

Cronaca