Il vice presidente di Samsung Electronics Lee Jae-yong è stato condannato a due anni e mezzo di carcere

Il vice presidente di Samsung Electronics Lee Jae-yong è stato condannato a due anni e mezzo di carcere

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Il vice presidente di Samsung Electronics Lee Jae-yong è stato condannato a due anni e mezzo di carcere a seguito di un nuovo processo per corruzione di “alto profilo”, procedimento che ha coinvolto anche l’ex presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye. Il verdetto è stato annunciato nella giornata di oggi dall’Alta Corte di Seoul, dopo che il caso di corruzione contro Lee aveva avuto l’autorizzazione a procedere dalla Corte Suprema del Paese. Il vice capo di Samsung è stato riconosciuto colpevole di occultamento di proventi criminali, corruzione e appropriazione indebita per un valore di circa $ 7,8 milioni e dovrà scontare una pena detentiva di 30 mesi. Lo schema di corruzione ha coinvolto anche un socio dell’ex presidente Park Geun-hye, che attualmente sta scontando una pena detentiva di 20 anni. La sua condanna è stata confermata dalla massima corte della Corea del Sud la scorsa settimana.

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La nuova condanna di Lee è doppia rispetto a quella ricevuta nel 2017, quando è stato condannato a cinque anni per lo stesso caso. L’uomo d’affari però aveva trascorso solo un anno dietro le sbarre, prima che la pena fosse ridotta e sospesa in appello. Quell’anno dovrebbe comunque contare per la nuova pena, lasciando solo 18 mesi da scontare. Tuttavia, la condanna arriva in un momento particolare per Lee, poiché ora non sarà in grado di supervisionare le fasi relative all’eredità da suo padre, il defunto presidente del gruppo Samsung Lee Kun-hee, morto a ottobre. Il verdetto ha già avuto un effetto sulle quote di mercato di Samsung Electronics, che sono diminuite di circa il 4% dopo l’annuncio della condanna. Anche le affiliate della società, tra cui Samsung Life Insurance e Samsung C&T, hanno subito una consistente riduzione del loro valore di mercato. Il capo della Samsung dovrebbe scontare la pena nella stessa prigione in cui è stato detenuto in precedenza: il Seoul Detention Center, situato alla periferia della capitale del paese.

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