Rivolta carcere Rebibbia post Covid, chiesto processo per 50 detenuti

Rivolta carcere Rebibbia post Covid, chiesto processo per 50 detenuti

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La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per una cinquantina di detenuti del carcere di Rebibbia per i disordini avvenuti all’interno del penitenziario il 9 marzo del 2020 a seguito delle misure disposte per contenere la diffusione del Covid. I pm Eugenio Albamonte e Francesco Cascini contestano, a vario titolo, reati di danneggiamento, sequestro di persona, rapina e devastazione.
I detenuti avevano devastato un intero piano del carcere con incendi, vetrate spaccate, bidoni della spazzatura dati alle fiamme e anche un tentativo di sfondare un cancello con un ariete.

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Per questa vicenda, il 24 novembre scorso, erano state emesse nove misure cautelari in carcere nei confronti di alcuni detenuti coinvolti nelle rivolte. In base a quanto accertato dalla polizia Penitenziaria la sommossa è scoppiata prima nel reparto G11 per poi estendersi ad altri settori del complesso penitenziario.

Tratto da: Antimafiaduemila

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Giustizia