Putin e Macron hanno discusso le proposte russe sulle garanzie di sicurezza richieste da Mosca

Putin e Macron hanno discusso le proposte russe sulle garanzie di sicurezza richieste da Mosca

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Tempo di lettura: 2 min

Tratto da: L’Antidiplomatico

Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo francese Emmanuel Macron hanno tenuto una conversazione telefonica sulle proposte riguardo le garanzie di sicurezza richieste da Mosca.

La Russia ha presentato la sua bozza di accordo agli Stati Uniti e alla NATO e nella giornata di ieri ha ricevuto le risposte scritte che aspettava.

Secondo il servizio stampa del Cremlino, Putin ha detto a Macron che gli Stati Uniti e la NATO, nelle loro risposte alle proposte della Federazione Russa, USA e NATO hanno ignorato la questione del principio di indivisibilità della sicurezza. Inoltre hanno anche ignorato questioni di fondamentale preoccupazione che riguardano Mosca.

Un comportamento ritenuto inaccettabile dalla Russia e che di certo non contribuisce ad allentare le tensioni tra occidente e Russia, benché ci siano alcuni paesi in Europa che seguono l’escalation guidata da Stati Uniti e NATO con una certa riluttanza.

Vladimir Putin ha osservato che la parte russa studierà attentamente le risposte scritte ricevute da Stati Uniti e NATO per redigere accordi sulle garanzie di sicurezza, dopodiché deciderà le sue ulteriori azioni. Inoltre il leader russo ha evidenziato che le risposte statunitensi e della NATO non hanno tenuto conto di preoccupazioni così fondamentali della Russia come fermare l’espansione della NATO, non schierare sistemi di armi d’attacco vicino ai confini russi, nonché restituire il potenziale militare e infrastrutture del blocco in Europa alle posizioni del 1997, anno in cui è stato firmato l’atto costitutivo Russia-NATO.

Inoltre, il leader russo ha affermato che un’altra questione chiave è stata ignorata: gli Stati Uniti e i loro alleati sembrano intenzionati a non voler seguire il principio di indivisibilità della sicurezza sancito nei documenti di base dell’OSCE e di Russia-NATO, il quale prevede che nessuno dovrebbe rafforzare la propria sicurezza a spese del sicurezza di altri paesi.

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Nel discutere la situazione in Ucraina, Vladimir Putin ha sottolineato l’importanza del rigoroso rispetto da parte di Kiev delle disposizioni del pacchetto di misure di Minsk e di altri accordi, principalmente sull’instaurazione di un dialogo diretto con Donetsk e Lugansk e sulla legalizzazione dello status speciale del Donbass. Tenendo conto dei risultati della riunione dei consiglieri politici dei leader dei quattro paesi della Normandia tenutasi a Parigi il 26 gennaio, è stata confermata la volontà di Russia e Francia a continuare a promuovere il dialogo in questo formato.

Vista la presidenza francese del Consiglio dell’UE nella prima metà di quest’anno, Emmanuel Macron ha informato Vladimir Putin sugli approcci di Parigi alla pista paneuropea. È stato deciso di continuare il dialogo russo-francese sull’intera gamma di questioni di sicurezza europee.

I due leader hanno anche discusso del Piano d’azione globale congiunto (PACG) sul programma nucleare iraniano. È stata rilevata la vicinanza delle posizioni di Russia e Francia, che sostengono attivamente la continuazione degli sforzi internazionali per preservare e attuare il PACG, nonché la risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Sono stati discussi alcuni aspetti pratici della cooperazione bilaterale, anche nel campo dell’energia nucleare.

I Presidenti di Russia e Francia hanno deciso di rimanere in stretto contatto.

Insomma, sembra che ci sia in Europa qualcuno che lavora per allentare le tensioni e non alimentarne ad arte, con la complicità mediatica, al fine di mettere Mosca sotto pressione. La narrazione sulla imminente invasione dell’Ucraina ha in realtà questo obiettivo.

Tratto da: Antidiplomatico

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