In povertà un cittadino su 10, i consumi tornano indietro di 21 anni

In povertà un cittadino su 10, i consumi tornano indietro di 21 anni

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Tempo di lettura: 2 min

Di Lorena Loiacono

Un milione di poveri in più e mai cosi tante famiglie in povertà negli ultimi 15 anni: le misure restrittive nel 2020 hanno generato un triste primato, battendo il record del 2005 e infliggendo un durissimo colpo alla vita degli italiani. E così quella sensazione di un Paese in difficoltà, se tradotta in numeri, si trasforma in un’impressionante fotografia di quel che sta accadendo.

POVERI ITALIANI. I dati Istat raccontano infatti di 335mila famiglie in povertà assoluta in più, rispetto al 2019, per un totale di 2milioni di nuclei famigliari che, di fatto, non sanno più come andare avanti. Considerando solo gli individui, si tratta di 5,6 milioni di persone in crisi nera, pari al 9,4% del totale. Rispetto al 2019 un milione d italiani è entrato nella condizione di povertà assoluta Si tratta di persone che, fino a 12 mesi prima, non avevano questo tipo di problemi. Sono stati azzerati tutti gli sforzi fatti nel 2019 per fermare l’aumento della povertà che cresceva da 4 anni.

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CARO-FIGLI. Più penalizzati dalla crisi sono i nuclei con più di quattro persone, vale a dire con 3 figli, e quelle monogenitoriali. La presenza di figli minori espone maggiormente le famiglie alle conseguenze della crisi, con un’incidenza di povertà assoluta che passa dal 9,2% all’11,6%.

BAMBINI IN BOLLETTA. L’incidenza di povertà tra i minori cresce di 2 punti percentuali, passando da 11,4% a 13,6%: è il valore più alto dal 2005. I bambini e i ragazzi poveri, nel 2020, sono 1 milione e 346mila, 209mila in più rispetto al 2019.

NORD IN CRISI. A risentire maggiormente della crisi in atto sono soprattutto le Regioni del Nord che registrano per il 2020 un picco della povertà assoluta con l’aumento di 218mila famiglie. Vale a dire che il 65% delle famiglie cadute in povertà nell’ultimo anno vivono nel Nord, per un totale di 720mila individui.

RECORD AL SUD. Le regioni del Sud non hanno subito un picco rispetto al passato, come accaduto invece al Nord, ma restano comunque l’area stabilmente più povera del Paese: la povertà assoluta coinvolge infatti il 9,3% delle famiglie contro il 5,5% del Centro.

CONSUMI A PICCO. Senza soldi in tasca, è impossibile spendere. Ed è questa la diretta conseguenza della crisi che ha messo in ginocchio le famiglie italiane: la discesa a picco dei consumi. Il 2020 ha infatti registrato un calo record della spesa per consumi: secondo le stime infatti la spesa media mensile è tornata indietro di 20 anni, pari quindi ai livelli del 2000. Gli italiani hanno speso infatti 2.328 euro, quindi -9,1% rispetto al 2019. Rimangono stabili solo le spese strettamente indispensabili: quelle alimentari e quelle per l’abitazione. Diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi, con un calo del 19,4%.

Tratto da: Leggo

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