Le abitudini quotidiane che ti stanno facendo invecchiare prima, secondo gli studi

Le abitudini quotidiane che ti stanno facendo invecchiare prima, secondo gli studi

Spread the love
Tempo di lettura: 2 min

Di Sabrina Del Fico

Esiste il segreto della longevità? Forse no, ma certamente le nostre abitudini e il nostro stile di vita influenzano profondamente i processi di invecchiamento e l’insorgenza di malattie (anche gravi), permettendoci di scegliere se vivere una vita breve o al contrario un’esistenza lunga e in salute. 

Quando la vecchiaia inizia a farsi sentire, tutti vorremmo far tornare indietro le lancette dell’orologio – o quantomeno fermare il tempo e impedire che l’invecchiamento avanzi. Ma sarebbe davvero possibile fermare la vecchiaia? Secondo la scienza, sì. Ecco qualche abitudine quotidiana che ci fa invecchiare prematuramente e che, se opportunamente corretta, può farci sentire (e sembrare) più giovani, allungando gli anni in cui siamo in salute.

Stress

Il primo responsabile dell’invecchiamento precoce è certamente lo stress: aumenta il rischio di problemi cardiaci, di pressione alta e di altre patologie croniche. Inoltre, può avere un effetto diretto sull’invecchiamento delle nostre cellule: uno studio condotto dalla Harvard Medical School rivela che lo stress cronico accorcia i telomeri, le strutture all’interno delle cellule che contengono il nostro DNA: se i telomeri diventano troppo corti, la cellula può anche morire. La morte delle cellule può portare non solo ad un’accelerazione dell’invecchiamento, ma anche ad un rischio maggiore di problemi cardiaci e cancro.

Mangiare troppa carne rossa

Anche la nostra alimentazione, tuttavia, svolge un ruolo importante nell’invecchiamento precoce. In particolare, l’assunzione frequente di carne rossa diminuirebbe gli anni di vita di una persona: secondo numerosi studi, infatti, consumare grandi quantità di carne rossa aumenterebbe il rischio di morire a causa di cancro, diabete o infarto, e favorirebbe l’insorgenza anche di altre patologie. Un recente studio condotto negli Stati Uniti su più di un milione di persone ha analizzato la correlazione fra il consumo di carne rossa e l’insorgenza di cardiopatia ischemica (tenendo conto non solo dell’alimentazione, ma anche di fattori non legati alla dieta): i pazienti che hanno consumato anche una minima quantità di carne rossa (soprattutto se processata, come è il caso di salumi e insaccati) aumenta il rischio di insorgenza della patologia rispetto a chi non ne ha consumata (sostituendo l’apporto proteico della carne con alimenti di origine vegetale, come legumi e semi).

Segui Vivere Informati anche su FacebookTwitter e Instagram per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie dall’Italia e dal mondo

Omega-3, gli scienziati scoprono un effetto benefico sul cervello mai visto prima

Consumare alcol

Anche il consumo di alcolici favorisce l’invecchiamento precoce delle nostre cellule, poiché disidrata i tessuti e provoca infiammazioni della pelle (arrossamenti del viso, rottura dei capillari e rigonfiamenti) che fanno sembrare la pelle più vecchia di quanto non sia. Uno studio pubblicato nel 2019, condotto su 3.200 donne, ha evidenziato come il consumo di alcolici favorisca l’invecchiamento del viso: le donne che bevono grandi quantitativi di alcol (più di otto drink alla settimana) manifestino più rughe, occhiaie e capillari in evidenza rispetto a quelle che bevono moderatamente o che non bevono affatto.

Fare poco movimento

Infine, anche l’inattività e uno stile di vita sedentario possono contribuire a renderci più vecchi. Non è un segreto, infatti, che una vita attiva e un costante esercizio fisico (anche moderato) possono aiutarci a tenerci in salute e allungare la nostra aspettativa di vita di molti anni: bastano anche solo 15 minuti al giorno per ottenere moltissimi benefici per la salute, che possono tradursi in ben tre anni in più da aggiungere alla nostra esistenza, secondo questo studio. Ma non solo: una recente ricerca ha dimostrato un abbassamento del 28% del rischio di morte prematura nelle persone che si allenano con costanza almeno 150 minuti alla settimana.

Tratto da: GreenMe

Scienza