Se non si sciopera ora, quando?

Se non si sciopera ora, quando?

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Questa sera ho dato la cena a mia figlia, sono andata al cinema e domani andrò a lavorare. Come tutti. Intanto, leggo dai giornali che uno spettro si aggira per il mondo: quello di una guerra nucleare.

Se è vero – come leggo e sento dire – che questo non è uno spettro ma una concreta prospettiva, sempre più nitida all’orizzonte, andare a lavorare domattina mi sembra una follia. Come chiudersi in bagno a pettinarsi mentre qualcuno ti sta bruciando la casa. Mentre da sotto la porta inizia a entrare il fumo e la maniglia diventa incandescente.
Quale arma abbiamo noi, poveri cittadini inebetiti dai social e dalle serie tv, contro il baratro verso cui ci stanno precipitando? Certo non cambierà una virgola grazie ai nostri post qui o altrove. L’unica arma che abbiamo è fermarci. Dire: no, questo no. Adesso basta. L’unica arma che abbiamo è scioperare. Paralizzare tutto: merci, porti, energia: tutto.
Cosa aspettano i sindacati – da quelli di base a quelli di vertice, da Landini ai Cobas – a dichiarare uno sciopero generale? A contattare i loro omologhi europei perché si fermi TUTTO? Cosa aspettiamo? Ci raccontano che siamo sotto la minaccia di una guerra nucleare, e domani andiamo tutti al lavoro, facciamo colazione al bar, andiamo a mensa coi colleghi, paghiamo le bollette?
Ma in che razza di realtà viviamo? Ma ci rendiamo conto?

Maria Elena Scandaliato

Nel frattempo, oltre alla guerra economica, d’informazione e informatica l’occidente passa a quella militare vera e propria.

L’Ucraina annuncia la prossima consegna, da parte della UE, di 70 aerei;
– Bulgaria 16 MIG 29, 14 SU25;
– Polonia 28 MIG 29;
– Slovacchia 12 MIG 29.
In che modo questi aerei verranno consegnati è tutto da stabilire, ma pare che piloti ucraini siano già in Polonia per prendere possesso dei caccia, che però sono a standard NATO e quindi gli armamenti ucraini non sono utilizzabili, si preannuncia quindi anche la fornitura di tutto quanto sia necessario ad espletare missioni di attacco.
Il ministro della difesa bulgaro aveva messo in guarda sulla consegna dei caccia; “Così si va verso la terza guerra mondiale” ha affermato.

Nessun problema, il governo bulgaro lo ha allontanato. La consegna si farà comunque.

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Cronaca Guerra Guerra mondiale: "crisi Ucraina"