Licenziamenti per motivi disciplinari: Regalo di Natale del governo dei “migliori”

Licenziamenti per motivi disciplinari: Regalo di Natale del governo dei “migliori”

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Il 2021 volge alla conclusione, tempo di bilanci. Fra i tanti emerge quello sui licenziamenti. Tantissimo, secondo l’Istat sono stati sono negli ultimi 3 mesi ben 55.000. Un regalo padronale ben confezionato da 3 mesi

Si potrebbe pensare che siano dovuti alla crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19. Invece no. Sono licenziamenti mascherati. In pratica le aziende continuando ad intascare la Cassa integrazione CIG-Covid, ma licenziano, come ha denunciato il Si Cobas, “per giusta causa” (cioè disciplinari). Tali licenziamenti sono aumentati del 70% rispetto al periodo pre-pandemico.

Il sindacato di base precisa che le aziende “preferiscono ‘mascherare’ i tagli di personale attraverso l’espediente dei licenziamenti disciplinari, continuando tranquillamente a “mungere” gli ammortizzatori sociali dalle casse dello stato col pretesto di crisi aziendali che in molti casi sono del tutto inventate.”

“Come abbiamo più volte ribadito, stiamo assistendo a uno stato di emergenza a senso unico, nel quale l’unico interesse che sta a cuore allo stato è la difesa, senza se e senza ma, non della salute, bensì dei profitti.” conclude il Si Cobas.

La lotta contro i licenziamenti sarà sicuramente, ce ne saranno ancora tanti e con svariati pretesti, dovrà ricompattare lavoratori e sigle sindacali, nessuna esclusa anche quelle confederali, partendo dalla loro base, per rilanciare un’opposizione sociale al Governo Draghi.

Tratto da: L’Antidiplomatico

Cronaca Italia