Esplosione Ravanusa: 3 morti, 6 dispersi, 50 sfollati. Si cerca nelle macerie

Esplosione Ravanusa: 3 morti, 6 dispersi, 50 sfollati. Si cerca nelle macerie

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Lo scoppio di una tubatura di gas ha interessato anche altri edifici

Tre mortisei dispersi50 sfollatiquattro edifici crollati e una quarantina di condomini coinvolti. Un boato ha squarciato il silenzio del sabato di Ravanusa verso le 20.30. Nel paese agrigentino di oltre 10 mila abitanti, a 50 minuti di auto dal capoluogo e a più di due ore da Palermo, la gente è scesa in strada terrorizzata. “Una bomba, una bomba“, gridavano.

“Sembrava una bomba atomica“, ha riferito un sopravvissuto all’AdnKronos. Poi col passaparola e con le chat di whatsapp hanno capito dove fosse avvenuto lo scoppio di un tubo del metanodotto che ha innescato l’esplosione: in via Trilussa dove quattro palazzine sono crollate. E’ subito divampato un incendio. Gli allarmi delle auto e di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare.

Calcinacci, pezzi d’infisso, mobili, porte sono stati scagliati a decine di metri dal luogo dell’esplosione. La zona si è riempita con centinaia di persone: “Mamma mia, mamma mia, un disastro” esclamano. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo ha lanciato un appello con un video su Facebook: “C’è stato un disastro chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. Chiunque abbiano pale e ruspe vengano a dare una mano”. E poi ha invitato i suoi concittadini a restare nelle proprie case per “consentire ai soccorritori di intervenire in sicurezza e tranquillita’”.

soccorritori sono ancora al lavoro per scavare tra le macerie dopo che nella notte sono stati spenti i diversi incendi che si sono sviluppati a seguito dell’esplosione, probabilmente causata da una falla nel metanodotto e innescata forse da un ascensore. Le prime squadre dei Vigili del Fuoco arrivate hanno riscontrato infatti una grossa perdita di metano.

Sul posto sono al lavoro anche le unità cinofile e gli esperti dell’Usar, specialisti dei vigili del fuoco nella ricerca sotto le macerie, da Messina, Catania e Palermo. Le persone evacuta dalle proprie abitazioni sono almeno una cinquantina che sono state ospitata da amici o parenti mentre la ‘base operativa’ e’ stata approntata in una scuola. Gia’ aperta intanto un’inchiesta, annunciata dal procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio. Il primo cittadino, che ha voluto smentire le voci secondo cui tra i dispersi vi fossero dei bambini, ha escluso che nei giorni precedenti ci siano state richieste o segnalazioni di problemi nell’area interesata all’esplosione.

Ravanusa, la prefettura: sei dispersi, tutti nella stessa palazzina

Secondo quanto ha fatto sapere il capo di gabinetto della questura di Agrigento Elisa Vaccaroquattro dei sei dispersi dell’esplosione a Ravanusa abitavano nella stessa palazzina crollata mentre altri due, tra cui l’infermiera trentenne incinta, erano andati a trovare dei parenti.

Le operazioni di soccorso sono ancora in atto. “L’impegno dei vigili del fuoco non si ferma e non si fermerà – dice il capo del corpo nazionale Guido Parisi – Fino all’ultimo cercheremo di estrarre vive le persone coinvolte nei crolli”. Parisi ha poi sottolineato che al momento sono un centinaio i vigili del fuoco che stanno lavorando sulle macerie, tra i quali ci sono diverse squadre Usar, gli specialisti delle ricerche in contesti complessi.

Tratto da: Affaritaliani

Cronaca Italia